UNICO. n. 24 - Campagna: Artisti di casa nostra per la Donazione degli Organi
Mostra Itinerante Nazionale "LEX-ICON IMMAGINE DI UN DIRITTO"Adesione all'iniziativa dell'ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga Dopo
la provocazione del "crocifisso di Basso dell'Olmo", Aurora
Cubicciotti, Giovanbattista De Angelis e Donato Linzalata si sono
ritrovati per lanciare un altro significativo messaggio. Con loro
l'arte si è trasformata in "manifesto sociale", per contribuire "in
modo diretto alla lotta contro i disagi, contro le ingiustizie ed i
bisogni umani presenti attualmente". Forti della convinzione,
ovviamente, che "l'artista ha il dovere di usare al meglio i propri
mezzi espressivi affinché la sua arte agisca fortemente sulla
sensibilità delle persone". L'arte intesa come manifesto sociale si
affermò nel primo decennio del sec. XX. Oggi è fortemente presente nel
linguaggio artistico contemporaneo, perché non vi è arte senza il
sociale. Con
questo spirito è nato "LEX-ICON Diritto di un'immagine", una mostra
d'arte (coordinata dalla Galleria d'Arte Contemporanea "Altieri") sulla
donazione degli organi, patrocinata dall'Aido, dal Comune e dalla
Provincia di Salerno. Protagonisti di quest'evento sono, appunto, la
pittrice Aurora Cubicciotti, il pittore Giovan Battista De Angelis e lo
scultore Donato Linzalata. Vale la pena ricordare, però, che una prima
esposizione sul tema è stata già realizzata, con vivo successo, da G.B.
De Angelis nei locali del Palazzo Vescovile di Campagna nell'Agosto
2006. L'inaugurazione
della mostra si è tenuta martedì 10 Giugno, ore 17.30, al Palazzo
Genovesi, Largo Campo di Salerno. Le opere resteranno esposte fino a
mercoledì 25 Giugno e si possono visitare tutti i giorni dalle ore
10.00 alle ore 12.00 e dalle ore diciassette alle ventuno. Scopo
di questo avvenimento, per dirla con Aurora Cubicciotti, è non solo
quello di "sensibilizzare tanti cuori, ma anche di scuotere la mano di
tanti artisti e fare i modo che l'arte ritorni ad avere uno scopo, una
funzione sociale e che ritorni ad essere parola viva, voce che fissa in
un'immagine diventa azione, diventi vita, salvi la vita!". Il
Presidente emerito della Repubblica, senatore Francesco Cossiga, così
si esprime in un suo autorevole intervento sul catalogo che fa da
palcoscenico all'emozionante iniziativa: "Donare gli organi non
contrasta con i principi dell'etica, sia religiosa che laica, ed è un
gesto di grande generosità e di solidarietà umana e sociale. Aderisco
molto volentieri alla campagna di promozione della donazione di organi
umani, anzitutto perché, in sintonia con i progressi della scienza
medica, occorre rimuovere i pregiudizi ed i preconcetti ancora radicati
in larghi strati della popolazione, che ostacolano l'accettazione e
l'inserimento nella coscienza collettiva del concetto che sta alla base
della donazione degli organi: salvare una vita umana senza alcun
sacrificio". Gli
artisti Giovan Battista De Angelis, Donato Linzalata e Aurora
Cubicciotti, hanno deciso di intraprendere questo arduo percorso
culturale che mira a rendere la donazione d'organo un modo nuovo di
interpretare la socialità. Tutti e tre si sono prefissati di
sensibilizzare, attraverso le possibilità che offrono le variegate
espressioni d'arte, quanta più gente possibile al problema impellente
delle donazioni degli organi umani. E così si sono ritrovati, per "puro
caso", a fare lo stesso sogno, come ha scritto in un suo contributo
Maurizio Ulino. Ognuno ha compiuto "delle indagini sulla base della
propria competenza: De Angelis agli organi interni, Cubicciotti
all'apparato respiratorio, Linzalata alla struttura ossea". I tre
artisti, scrive Ferruccio Massimi, "svegliatisi dal sogno,
trasformatosi in incubo, hanno condiviso l'idea di dare un loro
concreto contributo, sensibilizzando ciascuno con la propria opera,
affinché si possa dare nuovo slancio alla ricerca scientifica e alla
donazione degli organi, un'ulteriore speranza per l'Umanità". Secondo
Ferruccio Massimi, i tre artisti, con la speranza che tanti altri se ne
aggiungano!, "hanno avvertito che non vi è più tempo per tentennamenti,
ripensamenti, è obbligatorio, invece, coinvolgere nei vari itinerari
espositivi la stragrande maggioranza della popolazione italiana e degli
altri paesi verso questo tipo di posizione, perché amare è donare, è
vivido il sentimento sociale". L'impresa non è affatto semplice,
sebbene vi siano tutte le condizioni necessarie per portare il progetto
a compimento. Il messaggio che ne scaturisce "è che l'apertura
all'altro è sempre più necessaria alla vita di ogni giorno in tutti i
suoi aspetti". Il trapianto, pertanto, "oltrepassa la sua portata
terapeutica, per assurgere a simbolo di tolleranza e integrazione nel rispetto costante della diversità". La
scienza dei trapianti ha raggiunto risultati impensabili fino a pochi
anni fa e grazie ad esso migliaia di pazienti, ormai considerati senza
speranza, tornano a vivere una vita relazionale e sociale autonoma.
Purtroppo a questa entusiasmante realtà fa da contraltare un'attesa
spesso troppo lunga per chi vive sorretto da una speranza drammatica,
anche se legittima. La
donazione è un atto volontario e nessuno deve sentirsi costretto a
compiere tale gesto. Tutti, però, hanno il diritto/dovere di essere
informati e formati sulla necessità di tale decisione. La donazione
deve essere un autentico atto di altruismo e di carità. Aiutare il
prossimo, che attende la possibilità di riaccendere la fiaccola della
speranza, e della vita, è un segno di civiltà. Un
catalogo sintetizza la performance salernitano con testi ed immagini di
grande attrazione e coinvolgimento emotivo. In esso si trovano
contributi di Vincenzo Passarelli (presidente nazionale) e di Antonio
De Sio (presidente provinciale) dell'AIDO (Associazione Italiana "per
la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule" impegnata da più di
trent'anni per divulgare messaggi di solidarietà e, oggi più di ieri,
per testimoniare l'eccellenza dei risultati scientifici nel campo di
prelievi e trapianti d'organo), oltre che di Gerardo Pecci, storico e
critico dell'arte, di Marco Di Capua, di Maurizio Ulino (Storico -
Cavaliere dell'Ordine Merito Culturale del Principato di Monaco), di
Ferruccio Massimi e di Aurora Cubicciotti. Un Catalogo coordinato da
Giovanbattista De Angelis, Aurora Cubicciotti e Benito Ruggia, con
grafica dello stesso Ruggia e foto di Raffaele Sprovieri e Felice
Capaccio. I ringraziamenti vanno all'Assessorato al Turismo e ai Beni
Culturali della Provincia e al suo Presidente Angelo Villani, e al
sindaco di Salerno Vincenzo De Luca.Gli Artisti... Giovanbattista De Angelis è
nato a Campagna il 27 aprile 1953. Dopo aver frequentato l'istituto
statale d'arte di Salerno ha studiato pittura con Domenico Spinosa
all'Accademia di Belle Arti di Napoli. Numerose sono le sue mostre
collettive e personali. La prima nel 1976, quasi tutte schiacciate nel
sociale e nella solidarietà, come quelle dalla Cubicciotti e di
Linzalata del resto. Hanno parlato, con lui, delle sue opere: Giulio
CarloArgan (1985/1986), Venturosi, Enrico Crispolti, Massimo Bignardi,
Rino Cardone, Vittorio Sgarbi, Santa Fizzarotti, Marco Di Capua,
Ferruccio Massimi, Vera de Veroli (amica, mamma-artista, figlia dello
scultore Carlo De Veroli, autore degli angeli di bronzo sul campanile
del Santuario della Madonna di Pompei), spentasi a Campagna, dove ormai
viveva, qualche anno fa circondata dal calore dei suoi amici più
stretti.
Aurora Cubicciotti,
nasce a Taranto il 10 settembre 1972. Dopo aver studiato presso il
liceo artistico di Taranto e di Salerno, frequenta l'Accademia di Belle
Arti di Napoli studiando pittura con i maestri Armando De Stefano e
Giovanni Pisani. Insegnante di Storia dell'Arte e Discipline
Pittoriche, vanta diverse mostre (collettive e personali) a partire dal
1997 e vari premi.
Donato Linzalata nasce
nel 1942 a Genzano di Lucania. Dopo essersi diplomato all'istituto
statale d'Arte di Bari Frequenta l'Accademia di Belle Arti di Napoli
alla scuola di Emilio Vedova. Ora vive e lavora a Genoano. Inizia il
suo lungo percorso artistico nel 1981. Tante anche per lui le mostre
personali e collettive.