Noi pochi...Per tutti quei fratelli che si sacrificano per la libertà dei popoli |
"Se destinati a morire, siamo abbastanza numerosi da costituire una perdita per il nostro paese. Se dobbiamo vivere, quanto più in pochi saremo, tanto più degni d'onore. Per amor di Dio, ti prego, non volere un sol uomo di più. Per Giove, io son tutt'altro che avido d'oro; e non m'importa di chi si nutre a mie spese, né me la prendo se c'è chi indossa i miei panni: nei miei desideri non trovan posto le cose esteriori.
Ma se è peccaminoso aspirare alla gloria, io sono il peccatore più inveterato che ci sia al mondo.
No, in fede mia, cugino, non volere un solo inglese di più.
Per la pace di Dio! Non vorrei perdermi un sì grande onore, che un solo uomo in più vorrebbe, credo, spartire con me, nemmeno in cambio della mia più grande speranza. Oh, non volere un sol uomo di più!
Proclama piuttosto, Westmoreland, a tutto l'esercito, che chi non ha abbastanza fegato per questa battaglia può pure andarsene: noi gli daremo un passaporto, e nella borsa gli metteremo anche i soldi del viaggio: noi non vogliamo morire in compagnia di un uomo che teme di essere nostro compagno nella morte.
Oggi è la festa di San Crispiano: chi sopravvive a questo giorno per rimpatriar sano e salvo, s'impennerà sui due piedi solo a sentirlo nominare, e fremerà al nome di San Crispiano.
Chi vedrà questo giorno e arriverà alla vecchiaia, ogni anno, alla vigilia, inviterà i suoi vicini a far festa, dicendo: "Domani è il giorno di San Crispiano!".
Poi si rimboccherà la manica e mostrerà le sue cicatrici, e dirà: "Queste ferite mi son toccate il giorno di San Crispino". I vecchi dimenticano; e lui dimenticherà tutto il resto, eppure ricorderà, con qualche dettaglio di troppo, le sue prodezze di quel giorno. Saranno allora i nostri nomi che lui avrà sulle labbra, come persone di famiglia: Re Harry, Bedford ed Exeter, Warwick e Talbot, Salisbury e Gloucester, saran di bel nuovo evocati fra i calici colmi.
E questa storia il brav'uomo insegnerà a suo figlio; e il giorno di Crispino e Crispiano non passerà mai, da questo giorno sino alla fine del mondo, senza che in esso ci si ricordi di noi: noi i pochi, i pochi eletti, noi fratelli in armi. Giacché chi oggi versa il suo sangue con me sarà mio fratello: per quanto di bassi natali, in questo giorno si farà nobile la sua condizione.
E i gentiluomini che ora, in Inghilterra, si trovano a letto, si danneranno l'anima per non esserci stati, e si sentiran menomati, quando prende la parola un uomo che combatté con noi il giorno di San Crispino."
W.Shakespare - "Enrico V"
"Voi potete comperare il lavoro di un uomo, la sua esperienza, i suoi consigli: ma non potrete mai comperare l'entusiasmo, l'iniziativa, la devozione del cuore, della mente e dell'animo. Queste cose le dovete meritare con la vostra lealtà verso di lui..."
Platone
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"Noi i pochi, i pochi eletti, noi fratelli in armi. Giacchè chi oggi versa il suo sangue con me sarà mio fratello...per sempre!"