Racconti Erotici

lo sfogo


 Ho violentato mio marito Sono Barbara, sposata da cinque anni con Elio. Sono una donna caldissima che fa sesso continuamente, spesso sola. Mio marito dorme, fa sesso molto poco e solo in modo monotono, lui sopra. Non gli piace farselo succhiare, è cosa da puttane, non  gli piace che io gli monti sopra, non si sente maschio. Spesso mi devo fare da sola, lui dorme, ed io brucio, non riesco a dormire prima che mi sono scaricata. Soffro non riesco a soddisfare la mia gatta, vorrei tradirlo, vorrei fuggire, non so come fare.Basta ho deciso, lui dorme con sonno profondo ed io mi organizzo per violentarlo, non mi importa più niente di quello che pensa e quello che succederà. Mi caccerà via, mi denuncerà, mi prenderà a sberle, fan culo non mi frega  un cazzo.Mi sono comprata quattro manette, un nastro adesivo largo in caso servisse per la bocca. Questa sera ci siamo messi al letto, lui poco dopo e crollato nel suo sonno, piano gli ho sfilato i slip, poi l’ho ammanettate le gambe al letto, poi le braccia.A questo punto non si poteva muovere, finalmente potevo fare quello che volevo, presi il pene in mano incominciai a menarlo su e giù, poi lo presi in bocca, iniziai a leccare e a succhiare, nel frattempo si svegliò, tentò di muoversi ma non poteva, io intanto continuavo a succhiare, lui irritato mi disse di smettere, mi stavo comportando da puttana, non gli davo retta continuavo a succhiare, poi mi misi su di lui, mi penetrai il suo arnese duro, lo cavalcai per un po’, ero molto eccitata  da quel furto. Lui mi implorava di smettere, ma non lo ascoltavo, ero troppo presa dal godimento, finalmente il mio primo orgasmo, mi fermo un attimo, scendo e lo prendo nuovamente in bocca, lui ormai non diceva più niente ma stava godendo gli piaceva da come lo menavo. Prendo l’arnese in mano e mentre continuava  con su e giù, gli tiravo le parole, bastardo ti piace, sei un porco, non volevi ma godi .Arriva all’orgasmo, io continuo a menarlo, mi diceva fermati, io no! Lo prendo in bacca e continuo, lui gemeva dal piacere e dolore , fino a quando rimase il piacere, rimontai sopra e nuovamente l’ho penetrato nel mio vulcano bollente. L’ho scopato fino al mio secondo orgasmo, ero sfinita, mi sono lasciata cadere sul letto. Mi chiese di liberarlo, io non esitai ormai mi ero sfogata, mi aspettavo la punizione che credevo, ma non fu così, mi disse grazie per avermi fatto scoprire che, la troia che in te, è meglio di una moglie.