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la cugina  invidiosa   1°

Post n°13 pubblicato il 17 Giugno 2008 da barbara.682008

La   cugina  invidiosa

Lo zio Mario mi aveva chiamato per dei lavoretti elettrici, ero davanti alla sua porta, dentro di me speravo di trovare solo la zia  Franca con cui avevo gia fatto molte porcate e di ripeterle. Mi venne ad aprire Sara la figlia di zia Franca e zio Mario, rimasi molto deluso, non ché Sara  fosse una brutta ragazza anzi, un metro e settanta gambe affusolate culo altro e tondo seno prorompente, avevo avuto modo di vederla in mutandine e reggiseno ed era una gran bel pezzo di fica, solo che dall'alto dei suoi ventiquattro anni e dei suoi studi universitari trattava me povero diciottenne con sufficienza. Subito mi informò che era sola in casa ma che avrei potuto lavorare lo stesso perché era in camera sua che avrei dovuto intervenire, mi fece strada e notai che indossava una mini a pieghe che ondeggiava nel muoversi, quasi scopriva le mutandine che forse neanche portava, sopra indossava una maglietta gialla e non si vedeva traccia del reggiseno. Mi aiutò a spostare il suo letto per consentirmi di lavorare con l'impianto elettrico e intravidi i capezzoli come ombre scure sotto la maglietta, poi si sedette alla scrivania e comincio a studiare, ora le stavo guardando le gambe che accavallava ripetutamente. I miei pantaloni iniziarono a gonfiarsi, dovevo passare i fili sotto la sua scrivania e lei mi disse di farlo senza disturbarla mi infilai sotto il piano sudando sempre di più, non potei fare a meno di spiare le sue cosce che ora erano leggermente divaricate e non vidi le mutandine, sbagliai a collegare i fili e dovetti rifare il collegamento, lei intanto aveva spostato la seggiola e non potevo uscire senza che lei si muovesse, terminata quella presa, Dico: Sara ho finito se ti sposti esco, e se non volessi mi rispose, dai Sara fammi uscire ripetei, e lei,  mi domandò "sei tra le cosce di una ragazza e chiedi di uscire” non è da te, io rimasi sorpreso da quelle  parole, aveva saputo che mi scopavo la madre e la vicina, forse dalla sua amica che mi girava intorno da un po’.  Forse aveva sentito chiacchierare zia Franca con l’amica che si confidavano che ad entrambi piaceva farsi scopare da me. Ero nei casini, fammi uscire  ripetei, e lei stizzita, va bene esci cretino, scema io a credere di piacerti, a quel punto mi fermai, comunque l'avesse saputo voleva partecipare alla festa e non intralciarla, le bloccai le gambe e infilai la testa sotto la mini, ebbi conferma che effettivamente non aveva le mutandine, presi a leccarne l'interno fino ad arrivare alla fessura, comincia a leccarla, lei dapprima si paralizzo poi le mie attenzioni fecero effetto e scivolo sulla sedia per offrirsi meglio, ed esclamò: ma allora è vero sei bravo con la lingua.
Mi dedicai a farla godere per un quarto d'ora, poi disse: basta ora tocca a te, scostò la sedia e mi aiutò ad alzarmi, ora capisco come hai stregato mia madre, io risposi, cosa dici?  lei inginocchiandosi davanti a me mi apri la zip ed estrasse il mio uccello durissimo, “non recitare, so tutto di te con mia madre e Pina”, non potevo più negare, “chi te lo ha detto?” lei tra una leccata e l'altra al mio prepuzio, Vera! siamo intime.  Ora capisco vi leccate a vicenda, è cugina? lei asserì mentre aveva in gola il mio cazzo per metà,  prese a pomparlo "lo succhi bene Sara ma tua madre è più brava" lei si staccò e sbottò "me lo dice anche Vera, ma ho proprio una madre troia, io l'abbracciai e sollevandole la mini le palpai le natiche, ti do modo di dimostrami che lo sei anche tu, le sussurrai, ora ti scopo per bene, l'allontanai la feci girare ed appoggiare le mani alla scrivania, poi la penetrai nella fica bagnata con un solo affondo che le strappò un gemito. Pompavo dentro mia cugina, un'altro sogno si era realizzato lei godeva a più non posso, mentre geme dal piacere dice: che cazzo, è così che scopi mia madre, ero vicino all'orgasmo, dico, la prendi la pillola cugina? Sii, rispose, vienimi dentro, la riempii abbracciando le sue tette finora coperte. Ci sdraiammo sul letto per riprendere fiato, ne approfittai per levarle la maglietta presi una tetta in mano, portava almeno la quarta, e leccai avidamente un capezzolo, sei un porco  però, mi sembra di piacerti, mi staccai dal seno, “io” mi sono sempre eccitato alla tua vista, ti credevo impossibile, lei dolcemente, non sapevo cosa mi perdevo, sei un assatanato,  io intanto avevo cambiato seno, “lei” mi fai eccitare di nuovo, cosa vuoi fare ora, io avevo una certa idea e la espressi, voglio vederti lesbicare con Vera e incularti,  “lei” alla faccia del porco, io la stuzzicai, tua madre l'ha fatto con Pina, lei si sentiva in competizione e agguantò il telefono e chiese a  Vera di scendere e di usare le chiavi, che

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