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Cinema e Amenità

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SHUTTER ISLAND di Martin Scorsese

Post n°169 pubblicato il 20 Marzo 2010 da toughenough
 

In una isola di Boston, nell'immediato dopoguerra, in un'isola-manicomio dai trattamenti sperimentali, evade una paziente, come si fosse volatilizzata nell'aria. Un agente dell'F.B.I., con il suo nuovo compagno, vengono mandati ad indagare su questa misteriosa scomparsa. Ma l'impegno e la risolutezza dell'Agente Daniels nascondono un segreto, legato a questioni personali.
L'appeal di Shuttern Island è tutto nella valigia di credenziali che si porta dietro Scorsese, anche se alcuni tra i suoi ultimi lavori erano abbastanza di una noia mortale. Quindi nel film, tecnicamente ineccepibile (ma non memorabile) e si può apprezzare una buona fotografia, soprattutto per quel che riguarda gli interni. La sceneggiatura è buona, si srotola abbastanza bene anche se il film ne risulta inutilmente lungo, pur mantenendo un ritmo sufficiente a non perdere il filo della narrazione. La storia, l'estraniamento, il complotto, il mistero e il finale sono entro gli standard, senza infamia e senza lode. Da vedere se non avete null'altro di meglio da fare.

 

 
 
 
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HAGAKURE

Si può imparare qualcosa da un temporale.
Quando un acquazzone ci sorprende, cerchiamo di non bagnarci affrettando il passo, ma anche tentando di ripararci sotto i cornicioni ci inzuppiamo ugualmente.
Se invece, fin dal principio, accettiamo di bagnarci eviteremo ogni incertezza e non per questo ci bagneremo di più. Tale consapevolezza si applica a tutte le cose.

Yamamoto Tsunetomo(1 - 79)
 
 

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bella carrellata di serie tv! insomma da vedere! ciao da...
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Quoto, serie assolutamente da vedere, e in lingua...
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LA MORTE E IL BUSHIDO

Ho scoperto che la via del samurai è la morte.
Quando sopraggiunge una crisi, davanti al dilemma fra vita e morte,è necessario scegliere subito la seconda. Non è difficile: basta armarsi di coraggio e agire. Alcuni dicono che morire senza aver portato a termine la propria missione equivale a una morire invano. Questa è la logica dei mercanti gonfi di orgoglio che tiranneggiano Osaka ed è solo un calcolo fallace, un'imitazione grottesca dell'etica del samurai.
E' quasi impossibile compiere una scelta ponderata in una situazione in cui le possibilità di vita e di morte si equivalgono. Noi tutti amiamo la vita ed è naturale che troviamo sempre delle buone ragioni per continuare a vivere. Colui che sceglie di farlo pur avendo fallito nel suo scopo, incorre nel disprezzo ed al tempo stesso è un vigliacco e un perdente.
Chi muore senza aver portato a termine la propria missione muore da fanatico, in modo vano, ma non disonorevole. Questa è infatti la Via del samurai.
L'essenza del Bushido è prepararsi alla morte, mattina e sera, in ogni momento della giornata.
Quando un samurai è sempre pronto a morire, padroneggia la Via.
 
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