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MISFITS di Howard Overman
Post n°177 pubblicato il 11 Agosto 2010 da toughenough
Il Misfits in questione non ha a che fare con la serie del 1985, il cui titolo originale sarebbe "Misfits of Science", serie di supereroi dove tra gli altri faceva capolino (alla scrittura) un giovane Tim Kring, poi autore di Heroes., e la giovane attrice Courtney Cox (Friends) Ma sempre di superpoteri stiamo parlando, in Inghilterra, nella prolifica terra di telefilm che spesso esulano dagli stereotipi americani, dei giovani ragazzi vengono affidati ai lavori socialmente utili, con tanto di tuta arancione e spugne per pulire i muri dai graffiti, quando vengono sorpresi, insieme al loro supervisore, da una tempesta incredibile, dove tra tuoni e fulmini grandinano blocchi di ghiaccio grandi come scooters. I ragazzi, dopo il fenomeno, appaiono cambiati.
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Hank
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HAGAKURE
Quando un acquazzone ci sorprende, cerchiamo di non bagnarci affrettando il passo, ma anche tentando di ripararci sotto i cornicioni ci inzuppiamo ugualmente.
Se invece, fin dal principio, accettiamo di bagnarci eviteremo ogni incertezza e non per questo ci bagneremo di più. Tale consapevolezza si applica a tutte le cose.
Yamamoto Tsunetomo(1 - 79)
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LA MORTE E IL BUSHIDO
Quando sopraggiunge una crisi, davanti al dilemma fra vita e morte,è necessario scegliere subito la seconda. Non è difficile: basta armarsi di coraggio e agire. Alcuni dicono che morire senza aver portato a termine la propria missione equivale a una morire invano. Questa è la logica dei mercanti gonfi di orgoglio che tiranneggiano Osaka ed è solo un calcolo fallace, un'imitazione grottesca dell'etica del samurai.
E' quasi impossibile compiere una scelta ponderata in una situazione in cui le possibilità di vita e di morte si equivalgono. Noi tutti amiamo la vita ed è naturale che troviamo sempre delle buone ragioni per continuare a vivere. Colui che sceglie di farlo pur avendo fallito nel suo scopo, incorre nel disprezzo ed al tempo stesso è un vigliacco e un perdente.
Chi muore senza aver portato a termine la propria missione muore da fanatico, in modo vano, ma non disonorevole. Questa è infatti la Via del samurai.
L'essenza del Bushido è prepararsi alla morte, mattina e sera, in ogni momento della giornata.
Quando un samurai è sempre pronto a morire, padroneggia la Via.
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