Cinema e Amenità

VALZER CON BASHIR di Ari Folman


Valzer con Bashir è un film intelligente. E non solo. Dosa sapientemente il dramma, che nella sua crudezza sarebbe enorme, dosa la tensione, l'arte, l'umorismo. Infatti Valzer con Bashir è un film che sa fare anche ridere, di gusto, e piangere, e riflettere. Sfiora la perfezione. Il percorso a ritroso nella memoria rimossa del regista (pare sia una storia vera) è un meccanismo eccellente per narrare i fatti come sono accaduti, e anche se fosse un artifizio narrativo non toglierebbe nulla al film; il regista interroga i suoi compagni sui momenti passati durante l'occupazione del Libano, su quello che avevano provato, sui perchè, e tramite i loro racconti riesce finalmente a ricordare il massacro dei campi profughi di Sabra e Shatila, ad opera dei filo Bashiriani cristiani appoggiati dall'esercito israeliano, che di fatto avallò il massacro di centinaia di persone.
Notevolissima è anche la dimensione artistica del film, che seppur consta di molto realismo, rende in modo efficace, tramite l'ausilio di ombre e colori, e anche grazie alla colonna sonora, a tratti suggestiva, a tratti quasi in forma di videoclip, le ambientazioni irrealmente vere di quegli accadimenti, così che
la tensione dei soldati a tratti si può respirare.Il tutto girato evidentemente con una certa ristrettezza di mezzi, in collaborazione con studi di postproduzione tedeschi, a dimostrazione che, come accadde in Persepolis, il cinema europeo di animazione, se si butta sui contenuti, può di certo dire ancora la sua.Sarà uno dei migliori film dell'anno. Da non perdere.                                                         T.