Cinema e Amenità

TORCHWOOD di Russel T. Davies


Torchwood è uno spin off della famosa serie “Doctor Who”, rilanciata nel 2005 dalla BBC e da Russel T.Davies, e di fatto il nome della serie è l'anagramma di quella da cui trae ambientazione e personaggi (cfr:post n. 148).Il progetto di Torchwood nasce da un'idea di Davies, che adattò una serie da lui concepita all'universo esplorato dal “Dottore”, prendendone il personaggio del capitano Jack Harkness (visto nel finale della prima serie morire per mano dei Dalek e resuscitato dal Tardis nella persona di Rose) e l'ambientazione,. La stessa Torchwood viene fondata ad opera della Regina Vittoria dopo uno spiacevole incontro con un licantropo extraterrestre e la celebre coppia di viaggiatori del tempo, e il suo sviluppo si può seguire lungo tutta la seconda serie di Doctor Who con David Tennant, che si conclude con la distruzione di "Torchwood Londra” ad opera di Cyberuomini venuti da un'altra dimensione. Il compito di questa organizzazione è quella di catalogare, fermare, gestire gli oggetti e gli eventi legati agli eventi extraterrestri che accadono sul pianeta Terra, per non lasciarlo indifeso di fronte alle minacce venute dallo spazio, ed essa è completamente indipendente, al di sopra degli stati e delle polizie di tutto il mondo. La sua sede è Cardiff, poiché la città Gallese si trova nel bel mezzo di una fessura spazio temporale (che compare la prima volta anch'essa in una puntata del Doctor Who alle prese con gli Sleethy di Raxacoricofallapatorius ) che fa letteralmente precipitare gli alieni nella cittadina del Regno Unito. In teoria, oltre alla sede di Cardiff e quella di Londra, distrutta, ne esiste un'altra di cui si sono perse le tracce.
Queste sono le basi. Quello che si evince dallo scorrere della prima stagione, è che Torchwood in qualche caso sembra fare più danni che risolverli, e risultano una sorta di Scooby-Gang sgangherata di eroi che fanno i duri senza poterselo permettere. La regia è solitamente brutta, con inversioni di campo che disorientano e confondono, il montaggio pessimo da far girare la testa e le telecamere qualche volta mosse alla cazzo di cane. Lo sviluppo dei personaggi è pietoso, la recitazione ostentata. Insomma, un vero disastro, anche se non ai livelli di Mutant X.L'unica nota positiva è la sessualità dei protagonisti, ambigua e libertina, per cui troviamo membri della squadra che fanno sesso tra di loro,e non necessariamente uomo con donna ma anche con combinazioni fantasiose, compresa donna con alieno. A parte questo elemento di novità, interessante se non altro nel messaggio (il personaggio principale, il Capitano Jack, macho e risolutore, si dilunga spesso in lunghi baci con uomini) la serie è ben poca cosa, nonostante alcune delle puntate offrano spunti interessanti. Nonostante tutti questi elementi negativi, rimane una serie di fantascienza in un panorama piuttosto scarno, e nonostante non valga la spesa di un centesimo, è sempre meglio che guardare l'ennesima riproposizione di Supercar o l'A-team. Un passatempo mentre magari si cucina o si spazza in terra.
Ho cominciato a visionare anche la serie successiva. Come per il post n. 148, nei commenti compendierò con le impressioni sulla seconda stagione. La prima puntata, con Special Guest lo Spyke di Buffy (James Marsters), sembra denotare segni di possibile risalita.