Cinema e Amenità

DISTRICT 9 di Neill Blomkamp


District 9 a prima vista sembra un grande film. Parte benissimo, con una specie di ricostruzione fatta attraverso filmati di repertorio e interviste ai testimoni dei fatti, ai loro familiari, alle popolazioni civili. Dà l'impressione di un grande documentario. Ma bisogna fare un passo indietro: venti anni fa è arrivata sulla Terra una gigantesca nave aliena, ed è rimasta appesa a mezz'aria sopra i cieli di Johannesburg. Dopo mesi di studi e osservazioni, una task force ne tenta l'accesso, trovandovi dentro i cosidetti "gamberoni", ovvero una forma primitiva e rozza di civiltà aliena molto vicina, nella forma, a gamberi antropomorfi. Questi ultimi vengono salvati e sfollati su un campo profughi, con grandi problemi di accoglienza, comunicazione interspecie, igiene, violazioni dei diritti "umani" da un lato e violazione della legge "umana" dall'altro. Questo anche perchè i Gamberoni sono una specie di progenie senza controllo, senza una figura superiore che abitualmente sembra debba guidarli. La loro astronave è fuori uso, sono
intrappolati qui. In seguito alle proteste della popolazione di Johannesburg, si decide di ricollocare la loro baraccopoli in un mega campo pieno di tende, che "sembra piuttosto un campo di concentramento". Questo è l'incipit del film, che segue le gesta di Wikus Van de Merwe, responsabile sempliciotto dell'operazione. Tutto il film parte sembrando tracciare un parallelo stimolante ed estremamente interessante sulla condizione degli sfollati, dei profughi, del razzismo. Invece no. Piano piano, intorno alla fine del primo tempo e conseguenteme
nte all'inizio del secondo, il film diventa un film d'azione sconclusionato, glissando neppure tanto elegantemente a tutte le questioni che rimangono in sospeso nella trama, rivelando buchi di sceneggiatura grossi come groviera. Un vero peccato, poteva essere un capolavoro, e per lungo tempo questa è la sensazione che dà. Purtroppo tutte le questioni irrisolte, le sparatorie, gli errori di trama buttano alle ortiche un soggetto che potenzialmente poteva essere il nuovo riferimento per i film di fantascienza "impegnati".A parte questo, se si ignora questa "piccola" questione, il film è girato abbastanza bene, gli effetti speciali (vero punto forte del regista, ex visual effect in altre pellicole e serie tv) sono di buona caratura, le riprese, il montaggio e la fotografia non sgarrano quasi mai. Occasione mancata.                                                 T.