Cinema e Amenità

DOLLHOUSE di Joss Whedon


DollHouse è una serie ad ampio respiro, di quelle un po' fuori moda, che partono piano piano, sembrano quasi insignificanti, ma delineano i personaggi non per grandi archetipi subito riconoscibili dal pubblico, ma sfaccentandoli un poco, permettendo loro di evolversi, e di far immedesimare lo spettatore. Le prime puntate di Dollhouse infatti, per quanto piene di azione e di bellissime donne, hanno bisogno di un minimo di elaborazione. La trama è a prima vista semplice e non originalissima (ricordo manga giapponesi col medesimo punto di partenza): una grande corporazione prende (non si sa a che titolo, se per rapimento, o ex detenuti ecc..) dei soggetti, sia uomini che donne, e li azzera la memoria. Diventano quindi delle Bambole, delle Doll appunto, salvo poi reimpiantare in loro personalità e ricordi atti a svolgere un incarico (es: conoscenze S.W.A.T.) o soddisfare le fantasie di un clie
nte, che si troverà così di fronte una collegiale, una mistress sadomaso, una sua compagna di sport estremo e così via a seconda delle richieste del facoltosissimo cliente. Un uomo, agente dell'F.B.I. (con un rude ed efficace stile di combattimento corpo a corpo) è sulle tracce dell'organizzazione, millantato, screditato per “dare la caccia ai fantasmi”, visto che l'esistenza della “Dollhouse” è poco più di una leggenda metropolitana. Ma forze all'interno e all'esterno di questa strana agenzia sembrano aiutarlo.Contrariamente alle altre serie in circolazione, con partenze sprint e un calo susseguente, questo telefilm è in un continuo crescendo, con la trama che si infittisce sempre di più, i personaggi che mostrano lati inaspettati facendoci porre domande (non scontate, in un telefilm) su quanto in realtà siano cattivi o buoni, e lasciandoci incerti sul proseguimento della storia.
La bella Eliza Duzku, già vista interpretare “Faith “ su “Buffy The Vampire Slayer” e “Angel” e il ruolo principale in “Tru Calling”, è davvero convincente nel passare da “Bambola” inerte e senza volontà a peccaminosa Doll, dal vestito sexy e vertiginoso ad “operativa” in tuta antisommossa, così come il resto degli attori sono soddisfacenti, corroborati da un doppiaggio in italiano di alto livello. Tra gli alti, l'agente Paul Ballard, alias Tahmoh Penikett, direttamente da Battlestar Galactica (tenente “Helo”), ma scartabellando il cast sono molti i nomi e i volti che hanno lavorato a produzioni importanti.Autore della serie è Joss Whedon, di cui ricordiamo appunto Buffy, Angel, Dottor Horrible's sing along blog, Firefly (uno dei migliori telefilm della storia sci-fi chiuso dopo solo 15 puntate), a mio parere è uno dei migliori sulla piazza a tessere storie complesse lungo una trama più lineare. Qualche perplessità può essere posta sulla tenuta nel tempo di questa trama, poiché tirare alla lunga le vicende di “Echo” (Eliza Duzku) per più di due o tre stagioni potrebbe risultare noioso.                                                                          T.