Cinema e Amenità

ILLUSIONE DI POTERE di Phillip K. Dick


In questo libro di Phillip K. Dick ci sono tutti gli elementi che lo hanno reso famoso: simulacri, viaggi spaziali, viaggi temporali e droghe. Il tutto sapientemente mescolato con una scioltezza imbevuta di autobiografia, che ci rende quasi tattile la figura femminile di Kathy, moglie del Dottor Eric Sweetscent, specialista in trapianti.Il dottore, alle dipendenze di un multimiliardario stravagante e ancorato alla sua infanzia di ben 130 anni prima, si ritrova catapultato, con il classico arrancare quasi da personaggio Noir, in eventi più grandi di lui, che coivolgeranno i Terrestri, gli insettoidi  mostruosi Reeg e i Lilistariani, nostri alleati, del tutto simili a noi (almeno esteriormente). Il romanzo richiama le atmosfere incerte di Ubik (altro romanzo di Dick), proponendoci anelli del continuum, paradossi temporali (degni di Ritorno al Futuro:) e teorizzazioni del multiverso, che soprattutto in quegli anni (1966) non erano bagaglio comune di tutti gli autori.Con tutti i romanzi o racconti tradotti in pellicola di Dick, che sono tantissimi, tra cui alcuni fedeli e riusciti (Screamers, Blade Runner ecc.), altri stravolti e fallimentari (su tutti, Next...) e altri scopiazzati alla bene e meglio senza pagare i diritti d'autore, o carpendone solo il concept (prendete ad esempio "Tempo Fuori Luogo" e guardatevi la prima parte di "the Truman Show"), non si capisce come mai nessuno abbia mai pensato di rovinare questa splendida storia facendone un film. Più di altri questo romanzo, modernissimo, audace, brillante, si presterebbe alla trasposizione sul grande schermo, conservando in sè tutti gli elementi per una ottima riuscita. Il romanzo di quasi 300 pagine scorre via alla velocità della luce trascinandoci con sè in un ideale primo e secondo tempo, facendoci conoscere personaggi controversi, complessi, accattivanti, come l'ambizioso Gino Molinari, grande stratega politico, grande manipolatore, che però si strugge per il destino della Terra patendo le pene dell'inferno, o  Mary Reineke, che affronta il suo destino da bambina adulta con la spregiudicatezza della sua giovane età.L'unica nota stonata di questo romanzo edito da Fanucci è la copertina del libro. Non si dovrebbe permettere ad un grafico qualsiasi di sciacallare l'immagine dei Dalek (Doctor Who) per creare una copertina che dovrebbe risultare "originale" (nel senso di nuovo prodotto). Ma temo che la battaglia con gli illustratori dei libri, sia persa in partenza. Forse basterebbe costringerli a leggere il libro che vanno ad illustrare, se lo fanno fare.                                                      T.