La barricata

UNO STALINISTA IN BUONA COMPAGNIA


Poichè mi si accusa spesso di essere stalinista, riporto alcune dichiarazione di un altro probabile stalinista. Che mi ha superato nelle lodi del dittatore sovietico!Il 23 luglio del 1944, in un pubblico comizio al Teatro Brancaccio di Roma, Alcide De Gasperi riconobbe non solo il genio militare di Stalin, ma lo sforzo in gran parte riuscito di accorciare le distanze fra le classi sociali, di elevare le condizioni del lavoro manuale, di industrializzare il paese. "Mi riferirò adesso anche all'esperimento russo. Con ciò non voglio menomamente diminuire il merito immenso, storico, secolare delle armate organizzate dal genio di Giuseppe Stalin. Lo riconosco questo merito e ho fiducia, ho speranza, che dal concorso delle forze operaie russe e delle forze occidentali, nasca un nuovo mondo. Bisogna però che c'intendiamo su parecchie questioni importanti e pregiudiziali. E' stato scritto da parte autorevole comunista che "l'Unione delle repubbliche sovietiche è la prefigurazione vivente della futura unione dei popoli stretti in una economia mondiale unica". E sia. C'è qualche cosa di immensamente simpatico, qualche cosa di immensamente suggestivo in questa tendenza universalistica del comunismo russo. Quando vedo che mentre Hitler e Mussolini perseguitavano degli uomini per la loro razza, e inventavano quella spaventosa legislazione antiebraica che conosciamo e vedo contemporaneamente i russi composti di 160 razze cercare la fusione di queste razze superando le diversità esistenti fra l'Asia e l'Europa, questo tentativo, questo sforzo verso l'unificazione del consorzio umano, lasciatemi dire: questo è cristiano, questo è eminentemente universalistico nel senso del cattolicesimo".E cosa dice poi a proposito delle purghe?"Vi ricordate che noi credevamo che i processi fossero falsi, che le testimonianze fossero inventate, che le confessioni fossero estorte: e invece no. Eccovi che oggettive informazioni americane assicurano che non si trattava di un falso, e che i sabotatori non erano truffatori volgari, ma vecchi cospiratori idealisti, che mal si adattavano ai concetti più democratici della costituzione del '36 e che affrontavano la morte piuttosto che adattarsi a quello che per loro era tradimento del comunismo primitivo".In ricordo del mio collega stalinista Alcide de Gasperi.