La barricata

STERMINIO E POESIA DI RESISTENZA


Il 18 ottobre del 1912 veniva sottoscritto a Ouchy il trattato italo-turco che poneva fine alla guerra seguita all’aggressione coloniale italiana alla Libia. L’Italia giolittiana e liberale, anche con il concorso dell’ala destra del socialismo italiano e delle autorità ecclesiastiche, conquistava l’agognata “quarta sponda”.E intanto nei lager italiani delle Isole Tremiti, di Ustica, Ponza, Caserta, Gaeta e Favignana (oggi li definiremmo “Guantanamo”) venivano rinchiusi e morivano di stenti, malattie e fame i resistenti libici e arabi. Così scriveva il poeta Fudil Hasin ash-Shalmani, condannato a 25 anni di reclusione a Favignana:“Stiamo in piccole celle, pressati,senza la luce del solechiuse le porte di ferro serrate.E ovunque io guardi, non vedo che Italiani”.In memoria delle vittime dei genocidi del colonialismo italiano e dei resistenti libici e arabi.