La barricata

Corea del Nord: sempre “canaglia”


Minaccia per la pace e ricatto nucleare: sono solo due delle espressioni che in questi giorni i media legano alla Repubblica Popolare Democratica di Corea con la motivazione del lancio del Taepodong-2. Il governo nordcoreano ha più volte sottolineato che lo scopo è quello dell’utilizzo pacifico dello spazio (lancio di un satellite per telecomunicazioni). Ma è vietato credere: si tratta invece di un lancio a fine militare con intenzioni, ovviamente, aggressive! Sono sempre i soliti cattivi e malvagi comunisti; da questo teorema non si scappa.Posso anche pensare che così sia veramente, ma, agli occhi di un comunista antimperialista, cambia poco o nulla: la Corea del Nord ha il diritto sovrano di difendersi e di sviluppare la propria tecnologia militare. D’altronde non mi pare che negli ultimi 50 anni, la RPDC abbia invaso qualche Paese o progettato attacchi fuori dai propri confini. No! A suo merito resta, pur tra mille difficoltà, l’aver difeso strenuamente e con successo la propria indipendenza e il proprio originale metodo di sviluppo.Detto questo mi sembra – e noi comunisti non dovremmo proprio farlo – che si trascuri un dato fondamentale per comprendere oggettivamente la politica nordcoreana: la costante minaccia nucleare sotto la quale vive. Sembra passare come una normalità la presenza massiccia ai suoi confini di testate nucleari statunitensi.La linea politica del “Songun” (“priorità all’esercito”), lanciata all’inizio del secolo dal leader Kim Jong Il, è la risposta a questa costante minaccia alla propria indipendenza. L’Esercito Popolare, e con esso le milizie, è individuato come forza ideologicamente compatta indispensabile per la difesa della rivoluzione e del socialismo coreano. L’analisi del contesto internazionale non sembra d’altronde porre alternative a questa politica, a meno che qualcuno di noi voglia che l’intera penisola coreana divenga avamposto dell’imperialismo.Compagni, si guardi alla Repubblica Popolare Democratica di Corea senza spirito dogmatico. Si conosca, invece, il socialismo di questo Paese per criticarlo certo, ma alla luce delle sue esigenze.News e pubblicazioniJuche e SongunKim Jong Il e la storia coreana