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LA CINA E LA CRISI

Post n°204 pubblicato il 12 Febbraio 2009 da kaoxing
 
Tag: Cina

Pubblico brevemente due importanti misure che il governo cinese ha deciso di prendere in risposta alla crisi che colpisce anche il gigante asiatico.

Ebbene  la ricerca scientifica, l'insegnamento, la formazione e l'innovazione saranno considerati totalmente prioritari, mentre nei prossimi due anni saranno investiti 123 miliardi di dollari per garantire le cure sanitarie di primaria importanza alla totalità dei 1.300 milioni di abitanti.

 
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Commenti al Post:
kaoxing
kaoxing il 13/02/09 alle 09:00 via WEB
Basta con questa storia del tibet!!! Basta con quesra retorica subalterna all'imperialismo (stesse parole e stessi concetti di un emilio fede).
(Rispondi)
 
 
sterminatore1986
sterminatore1986 il 13/02/09 alle 16:19 via WEB
Io ti parlo da comunista, e i temi che ho sollevato sono violazioni della nostra ideologia... Perchè non riconosci che anche la Cina ha commesso e continua a commettere certe cose? Altro che emilio fede, lui non sa nemmeno dove si trovi la Cina, qui parlo di capitalismo schiavizzante, violazione dei diritti dei lavoratori e di un popolo che sta subendo gli stessi crimini dei palestinesi...
(Rispondi)
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 13/02/09 alle 16:22 via WEB
Mi piacerebbe sapere cosa hai letto e cosa sai di storia cinese per uscire con simili menzogne. Questa è pura propaganda, ancora più deludenta perchè proveniente da un sedicente comunista.
(Rispondi)
 
 
 
 
sterminatore1986
sterminatore1986 il 13/02/09 alle 16:32 via WEB
Mi delude il fatto che mi ritieni un "sedicente"... Come se facessi finta... Sono molto più comunista dai partitini che si chiamano tali qui in Italia... Comunque le notizie che ho sul Tibet le ho lette principalmente su questo libro: Storia del Tibet, i segreti di una civiltà millenaria, l'autore + Laurent Deshayes, della collana "I volti della storia" dell'editore NEWTON & COMPTON EDITORI... Con queste info penso che riuscirai a capire di che libro sto parlando... Parla sì molto della religione che ha influenzato profondamente il popolo tibetano, ma è stato sempre totalmente indipendente dalla Cina, e che anzi nel medioevo era il Tibet che le dava di santa ragione ai Cinesi... Ho sempre pensato: chissà, i cinesi hanno una memoria così lunga che ora si vogliono vendicare? E poi anche su internet, sporadicamente, ho trovato articoli sulla situazione del popolo tibetano, che fino al 1949 è sempre stato indipendente da qualsiasi stato straniero... E poi non mi hai risposto sulla parte che riguarda i capitalisti... I dirigenti cinesi prima li fanno entrare a far danni e poi si affannano a porvi rimedio? Non fanno prima a cacciarli dalla Cina?
(Rispondi) (Vedi gli altri 4 commenti )
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 13/02/09 alle 17:12 via WEB
Quindi sai anche che in Tibet fino agli anni 50 c'è stata la schiavitù. Quanto all'indipendenza credo conoscerai anche quanto sancito in un trattato del 1912 e successivi... Leggi anche qu (Circolo Gramsci): http://www.circologramsciriposto.it/la_cina_il_tibet_e_il_dalai_lama.htm
(Rispondi)
 
 
 
 
sterminatore1986
sterminatore1986 il 13/02/09 alle 22:00 via WEB
L'articolo è sicuramente interessante, mette in mostra la condizione del popolo tibetano fino al 1949, queste notizie non vengono mai diffuse purtroppo... Ciò non toglie che la Cina, con la migrazione di centinaia di cinesi verso il Tibet per ridurre in minoranza la popolazione locale, abbia commesso una violazione dei diritti umani su cui non presdindo... Un'altra cosa su cui non prescindo e che ogni popolo debba avere il proprio stato (di stampo comunista ovviamente)... Quindi la Cina, se vuole riaccreditarsi agli occhi dei comunisti, deve fare 3 cose: dare maggiore autonomia al Tibet includendo nella sua regione i territori del cossidetto "Tibet storico", espropriare il potere materiale ai religiosi, relegandoli al loro ruolo primario di guide spirituali e basta, terzo deve costruire un apparato statale retto sulle regole del vero comunismo e solo successivamente dare l'indipendenza al popolo tibetano... Se non soddisfa neanche questi punti primari quanto fondamentali, la Cina sarà sempre oggetto di critiche x la sua politica, economica in primis, visto che il comunismo vieta la proprietà privata dei mezzi di produzione, quindi... Come mai ci sono tantissime aziende straniere in Cina? Perchè non le nazionalizzano tutte sotto il controllo degli operai?
(Rispondi)
 
 
 
 
kaoxing
kaoxing il 14/02/09 alle 12:44 via WEB
Ti è presente la marxiana "sviluppo delle forze produttive"? Credo di no. La Cina, che 50 anni fa era una macerie sotto il peso del peggior colonialismo, sta accumulando ricchezze che, guarda caso, servono ad alimentare il più grande progetto di stato sociale per garantire diritti sociali fondamentali. E, fortunatamente, lo stanno facendo anche grazie ad una pianificazione dello sviluppo economico. E per questo meritano la stima di tutti i comunisti. non della tua, ma francamente me ne frega assai poco. Dimenticavo: il Tibet ha autonomia larghissima (90% dei posti amministrativi), il potere religioso è rimasto solo spirituale, e gode di un massiccio sviluppo economico che permette ai tibetani di godere dei diritti che prima neppure conoscevano. Ora della parole vuote e stancamente ripetute di totzkiana memoria sono assai stanco, spero tu abbia capito.
(Rispondi)
 
 
 
 
sterminatore1986
sterminatore1986 il 20/02/09 alle 00:23 via WEB
E così mi scrivi che te ne frega poco della mia non stima nei confronti della Cina? Non me l'aspettavo da un comunista una cosa del genere... Non dovremmo mai duellare così tra noi, però se non riconosci neanche i principi del comunismo è inutile proseguire nella discussione, visto che comunque sono convinto di quello che ho affermato sulla Cina, non mi sono arrivati chiarimenti sui crimini della Cina... Difendere a spada tratta la Cina non è positivo, non riconoscere i suoi crimini è un atto grave, perchè correggendo quegli errori poteva essere capita e perdonata la Cina, così non lo sarà mai
(Rispondi)
 
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