Il profumo dei sogni

IL CAVALIERE NERO


L'uomo misterioso, nero come il mantello che lo copriva dalla testa ai piedi, avanzava lentamente verso di lui.In quella notte eterna, buia come la paura che gli scorreva nelle vene, il rumore dei suoi passi sembrava scandire il tempo del mondo intero.Invano Tano supplicava le sue gambe di portarlo lontano. Nulla. Le sciagurate se ne restavano là, irrimediabilmente artigliate al terreno, bloccate da paure antiche e nuove, che il suo cervello sfornava senza sosta, con una mestria degna di migliore utilizzo.Inesorabilmente, lo sentiva il momento si avvicinava.Luminosa come un faro, l'uomo teneva al petto un'accetta. La teneva amorosamente, come una madre stringe il suo bambino. Per quanti sforzi facesse, Tano null'altro riusciva a distinguere.Quando gli fu vicino, potè scorgerne gli occhi. Di ghiaccio, bianchi e luccicanti come la lama che portava con sè.Infine fu davanti a lui. Il suo silenzio gli peṣ come un macigno sullo stomaco. Inutile chiedergli pietà. Tano caṕ che doveva inginocchiarsi. Diligentemente, lo fece.Vide le grandi mani stringere con forza la lama e poi sollevarla, fino al cielo.Tano caṕ che era arrivato il Momento.Obbedendo coś ad una sentenza mai pronunciata in nessun tribunale, tuttavia a lui nota da tempo, abbasṣ il capo, per favorire il lavoro di quell'uomo.Il colpo arriṿ con forza, aprendogli la schiena. Stranamente, non sent́ alcun dolore: solo freddo, tanto freddo in tutto il corpo. Da togliergli il respiro, quasi.Fu probabilmente quella sensazione a tirarlo fuori dall'incubo, uno dei tanti che da giorni lo accompagnavano...."- tratto dal romanzo di Giovanni Barrile "Il profumo dei sogni" ( ovvero l'incredibile storia di Tano Schiera, l'uomo invisibile), consultabile su www.lulu.com