Basket Passignano

Niente da fare: Foligno passa alla nostra prima in casa

La partita di ieri ha fornito tante risposte ma nessuna definitiva rispetto ai dubbi sulla tenuta della nostra compagine in questa categoria. La sconfitta brucia ancora di più rispetto alla trasferta senese perchè l'impressione è che non ci sia un gap fisico o tecnico tra le nostre avversarie e noi, bensì quello che manca si chiama convinzione, consapevolezza dei propri mezzi ed un maggiore affinamento della chimica di squadra che vale più di una schiacciata o di una bomba da tre punti. L'inizio, 9-0 Foligno, è da scalata dell'Everest, soprattutto per una squadra che sta tardando a trovare i suoi punti di riferimento in attacco ed i giusti autonomatismi in difesa. Lo scorso anno la squadra era un piacere vederla soprattutto per la circolazione di palla, quest'anno questo aspetto del gioco deve assolutamente essere ritrovato. Un ex compagno di squadra di Farnetani ieri ci diceva che i tre anni a Gualdo del nostro nuovo playmaker sono stati caratterizzati da un eccessivo gioco controllato, l'esatto contrario di ciò che predica il nostro Coach che ama far giocare le proprie squadre in velocità, uno stile da College Basketball USA. Non è un caso che il secondo tempo di Samuele, con un maggiore coinvolgimento anche in fase realizzativa, abbia fatto salire le nostre speranze in un recupero purtroppo solo sfiorato. La prestazione offensiva di Bianchi e le iniziative di Ferretti non possono rappresentare un riferimento costante vista la giovane età dei due che purtroppo pesa come un macigno nei momenti topici del match (Bianchi è stato addirittura espulso in una fase per noi favorevole, Ferretti ha commesso delle ingenuità in attacco da giocatore di play ground, probabilmente entrambi non sono ancora pronti per gestire i minuti finali di partite tirate). Lo stesso Chianese ha dimostrato una notevole ingenuità in fase difensiva, commettendo 5 falli in un amen! Gabriele è al momento il giocatore con maggior talento ma troppo spesso si specchia in questa oggettiva considerazione perdendo l'umiltà necessaria per rimanere sulle gambe in difesa o per garantire maggiore fluidità in attacco attraverso un "extra-pass" o un buon blocco. Gimmi Sabini ed Ivan Fefè rappresentano invece la cartina di tornasole della nostra stagione: se i due si convincono del fatto che in giro non ci sono fenomeni nemmeno in C Dilettanti, allora il nostro cammino sarà meno arduo!! Gimmi deve assolutamente ritrovare fiducia nel suo tiro dalla lunga: gli scarichi di Fumanti e Bruschi devono essere sfruttati al 100% da un ragazzo che può in questo campionato andare in doppia cifra tutte le sere, mentre Ivan deve recuperare quel tiro dalla media che fa male a tutti i livelli. Ivan lo scorso anno era l'anima della squadra, dava la carica a tutti e sputava l'anima in difesa come in attacco, quest'anno ci sembra meno coinvolto emotivamente, quasi che le sue perplessità sul salto di categoria lo stiano ancora accompagnando: le soluzioni trovate ieri in area pitturata dovrebbero dargli maggiore fiducia nel fatto che il suo dinamismo può essere una minaccia anche per gente molto più alta e grossa di lui! Venendo al reparto lunghi, è piaciuta ieri la duttilità di Federico Lisi: probabilmente il più pronto dei "vecchi" per questa categoria! Federico può giocare in tre ruoli e probabilmente andrebbero trovate soluzioni offensive ad hoc per il "nostro Mancinelli".I  due Pivot rappresentano infine il motivo della critica serpeggiante ieri tra gli spalti del Palazzetto di Tuoro: tutti a chiedersi perchè non provarli tutti e due contemporaneamente in campo a fare da argine, con una zona opportuna, rispetto alle incursioni degli esterni avversari! In attacco Matteo e Bernardo insieme possono aprire maggiori spazi per gli esterni dal perimetro, in difesa le loro lunghe leve possono modificare le parabole dei tiri avversari! In un momento in cui lo scotto dell'esordio ha di fatto ridotto le rotazioni, tenere in panca sistematicamente un esperto della categoria ci sembra un lusso eccessivo per questa squadra, tanto più che entrambi stanno dimostrando di poter competere con tutti i lunghi avversari! Il lavoro da fare in palestra è tanto, probabilmente occorrerà far fare anche qualche amichevole infrasettimanale per facilitare certi automatismi che solo in partita si recuperano, tuttavia la fiducia rimane per un gruppo che appena sarà diventato tale sotto tutti i punti di vista potrà fare grandi cose anche in C Nazionale.

S.