Me ne sto seduta sul bordo del letto.Davanti a me, lo specchio riflette l’immagine di una donna matura. Ultimamente mi sento turbata; mi chiedo sempre più spesso il perché dei miei comportamenti.Mi piace guardarmi, mi piace toccarmi, mi piace godere del mio corpo.Mio marito mi appaga.. ma mai quanto riesco a farlo io.Invento storie impossibili; ho fantasie che mi spaventano, ma riescono a portarmi ad un piacere violento, incontrollabile. Ogni volta mi guardo allo specchio e quello che vedo è una donna che vuole di più.A volte piango.Piango lacrime amare senza riuscire a darmi una spiegazione.Rimango così.In silenzio.In silenzio. Tratto dal “diario di Helga”.
HELGA
Me ne sto seduta sul bordo del letto.Davanti a me, lo specchio riflette l’immagine di una donna matura. Ultimamente mi sento turbata; mi chiedo sempre più spesso il perché dei miei comportamenti.Mi piace guardarmi, mi piace toccarmi, mi piace godere del mio corpo.Mio marito mi appaga.. ma mai quanto riesco a farlo io.Invento storie impossibili; ho fantasie che mi spaventano, ma riescono a portarmi ad un piacere violento, incontrollabile. Ogni volta mi guardo allo specchio e quello che vedo è una donna che vuole di più.A volte piango.Piango lacrime amare senza riuscire a darmi una spiegazione.Rimango così.In silenzio.In silenzio. Tratto dal “diario di Helga”.