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PIEDE


Se ripenso a come era la mia vita tempo fa mi vengono i brividi. Non si capisce neanche come facessi a camminare, ridotto com'ero ad un'unica miserissima cellula; e non solo, in quell'unica miserissima cellula c'era di tutto: l'altro piede, mani, faccia, culo, braccia, cazzo, figa. Un casino inverosimile in uno spazio strettissimo. Certo non si può dare tutta la colpa a quella sagoma del buon Dio. Anche lui d'altra parte era giovanino all'epoca, muoveva i primi passi e come tutti iniziò a creare cose semplici, non ben strutturate; anche voi, col Lego, chissà che pastrocchi avete costruito all'inizio. Di certo è che quella vita era un tormento, ma è roba di cui nutro un vago ricordo, d'altronde è passato qualche centinaio di milioni di anni, Dio nel frattempo s'è dato da fare, ha studiato, ha frequentato l'istituto tecnico, ha fatto le prove col pongo e piano piano ha imparato quanto meno a distanziare la testa dai piedi. Dio era bravo a fare teste, cuori, apparati intestinali ma i piedi proprio non gli riuscivano. Quando fece la lumaca risero tutti. "Ma le hai fatto un piede solo, gigantesco, sproporzionato! E poi va' che schifo: tutto rattrappito, viscido. Ma ti sembra un piede questo? Torna al posto, quattro!" Dio ci rimase malissimo; ci teneva un sacco ad essere il primo della classe, ma col professore di piedi faceva sempre delle gran figuracce. Si mise allora di buzzo buono. Per un periodo fece piedi e basta: fece prima la mosca che di piedi ne aveva sei, poi il gamberetto che ne aveva addirittura otto, scordinatissimi l'uno dall'altro; ma santo cielo, se ad un povero essere vuoi mettere otto piedi, fagli almeno due teste; come fa una testa sola a cordinare otto piedi. Anche il gamberetto fu un fiasco colossale. Fece allora il centopiedi e poi, ormai nella follia più assoluta, totalmente invasato da sta faccenda dei piedi, fece addirittura il millepiedi. Il millepiedi era disperato: tutte le volte che gli faceva male un piede gli ci voleva una giornata per far capire al dottore quale era il piede malato. Insomma, noi piedi le abbiamo passate di tutti i colori mentre Dio si faceva le ossa a scuola; era un disastro povero ragazzo, non ne azzeccava una. Però è vero che ha tanta buona volontà e quando si mette in testa una cosa non c'è verso di fargli cambiare idea. Dopo il fiasco col millepiedi si decise a chiedere un po' d'aiuto e chiamò a raccolta i migliori ingegneri dell'universo; inventarono i piedi più strani: con gli artigli, con le unghie retrattili, palmati, coi cuscinetti; passò Lucifero, guardò quei progetti e si fece una risata cosmica: "Ahahahahah... Ma quelli non son piedi... Sono zampe!!" Disse in tono dispregiativo. Dio non ci vide più; schiumava rabbia da tutte le parti. Quell'affronto di Lucifero non lo sopportava. Si spremette le meningi per almeno due ere per farsi venire un'idea ed alla fine la sua contorta mente cosa partorì? Il piede prensile! Ma che gran genio! Ma ditemi voi se questa vi sembra un'ideona! La spacciava a tutti come la trovata più sensazionale dell'universo. Il piede prensile, tsè. In sostanza, siccome non gli veniva in testa un canchero di niente, ha preso altre due mani e le ha messe al posto dei piedi. E così ste povere scimmie si son trovate a dover sbarcare il lunario con quattro mani e zero piedi. Ma ditemi voi se questa non è crudeltà mentale! Poi un giorno, finalmente (e ancora non si sa chi ringraziare), nella cassetta della posta trovò una busta anonima; incuriosito la aprì e vi trovò il progetto in carta millimetrata di un piede perfetto, perfettissimo. Si mise subito al lavoro ricopiando pedissequamente quanto vedeva su quel foglio, presentò il progetto alla CDP (Commissione per i Diritti del Piede) spacciandolo manco a dirlo per una sua geniale intuizione; il progetto venne approvato e Dio ebbe addirittura una laurea ad honorem in piedofilia, di cui tutt'oggi se ne fa un gran vanto. E vabbè, grazie a questo anonimo benefattore, eccomi qua. Dopo milioni e milioni di anni di stenti e patimenti, finalmente ho assunto una forma normale, utile, equilibrata; posso ancora migliorare, lo so, ogni tanto puzzo un pochetto, altre volte mi vengono i calli o le unghie incarnite, ma sono bazzecole se ripenso a quando stavo in una lumaca o a quando impazzivo dietro agli insensati comandi del cervello del gamberetto. Buona giornata a tutti, per sempre vostro Piede