Una gabbia di eroi

MA LASCIAMOLO CANDIDARE....


 Silvio Berlusconi è vivo. O meglio non è mai morto. Perché se qualcuno pensava realmente che il Cavaliere andasse in pensione, credo proprio che nessuno l’avesse realmente preventivato con certezza. In un paese di commedianti il Berlusca si trova a suo agio come un topo nel formaggio. E da lì un coro di milioni di lamentele che si chiedono il perché di questo insensato gesto… semplice: uno che ha un manipolo di burattini che dicono e pensano quello che lui vuole, uno che non incontra mai un degno avversario da poterlo surclassare e mandare a casa, e soprattutto uno che ha vinto le precedenti elezioni con più del 50% delle preferenze, volete che rinunci alla ghiotta opportunità di riprendere il discorso interrotto e che bene o male dura dal 1994? Facciamo un ragionamento: Berlusca scende in campo nel 1994; in Germania c’è Kolh, in Francia Mitterand, in Inghilterra John Major e in Spagna un certo Gonzalez Marquez. In Italia la novità: la discesa in campo del Cavaliere che non vuole consegnare alla sinistra il paese e che vuole radunare tutte le forze moderate. Poi sappiamo com’è andata… ma ci chiediamo: dove sono ora gli altri? Kolh, classe 1930 (6 più del Cav), non sappiamo, probabilmente in casa di riposo: dopo lo scandalo dei fondi ricevuti per un favore a un canale privato televisivo (ma va? Combinazione!) emerso nel 2003 ma imputabile durante i suoi trascorsi politici, del buon panzer nessuna traccia. En France monsieur Mitterand, classe 1916, ormai a fine del secondo mandato, ha 78 anni (2 in più dell’attuale Silvio…), è malato e sa che non potrà più essere di aiuto alla sua nazione. Morirà nel 1996, poco dopo l’elezione di Chirac (altro da “Chi l’ha visto?”). John Major, inglese, uomo del post Thatchter, classe 1943 (7 meno del Berlusca), onesto primo ministro britannico, fa il suo compitino per 5 anni, perde contro Blair nel 97, appoggia il partito fino al 2001 e poi sparisce… il buon Gonzalez Marquez, classe 1942, esce di scena intorno all’anno 2004 e mannaggia al diavolo se si sente parlare di lui… anzi, se si sente parlare di tutti…. Questi signori, alcuni di loro hanno fatto la storia dell’Europa e del mondo, altri da co-protagonisti, altri da meteore, insomma, sta di fatto che tutti, ma proprio tutti, SONO USCITI DAI COGLIONI! Escluso il buon Silvio, tutto grazie a una mentalità puramente italiana, dove anche un Andreotti fece da segretario della presidenza del consiglio nel 1947, Presidente del consiglio la prima volta nel 1972 e idem nel 1992… Sono quei momenti in cui darei ragione a Renzi a prescindere dalla fede politica…E ancora: qualcuno di voi conosce gente come Walter Mondale, Michael Dukakis, Bob Dole? No? Semplice, tutti potenziali Presidenti americani, che sono stati battuti rispettivamente Mondale da Reagan nel 1980, Dukakis da Bush padre nel 1988 e Dole da Clinton nel 1996. E come vedete tutti nel dimenticatoio, mai più riproposti, svaniti nel nulla… Qui in Italia chi perde rompe come e più di prima. Allora inutile dare la colpa al Silvio se lui è ancora lì: dobbiamo lasciarlo candidare, lasciarlo dire quello che pensa e invece di rimuginare e lamentarsi dobbiamo solo MANDARLO A CASA. E se lo dico io che sono di centro destra vuol dire che ogni sopportazione è ormai superata. Certo che se vince ancora lui…bhè, allora tutti zitti… se ha i numeri governa lui; per gli altri e per tutti un’altra occasione persa… Au revoir