Arrivati alla boa dei 45 si intravede una vita molto più sostanziosa di quella vissuta sinora. Più che altro si gustano di più quelle cose che under 40 ritenevi superflue o non consideravi proprio. Il vivere un amore a 46 anni dona non solo sensazioni sopite da tempo e risvegliate grazie a un quotidiano riscoprirsi, ma fa vedere con occhi oserei dire maturi, quello che prima giudicavamo con sufficienza. Ed ecco che la bellezza femminile si trova anche dietro quella ruga, quel capello argentato o quella smagliatura che non è un difetto ma il segno di un vissuto esaltante e ancora tutto da scoprire. Le cosiddette “signore di mezz’età”, o poco cortesemente MILF, donne mature, spesso piene di sé e di seno, donne che nascondono un mondo magico, incantato e soprattutto votato al carpe diem, a cogliere al volo ciò che la vita offre. Personalmente ritengo queste amabili signore delle interlocutrici senza pari, fisicamente e mentalmente perfette, capaci di donare emozioni indescrivibili… questo pensiero va a voi, mie dolci coetanee, nell’augurio che siate sempre belle dentro e fuori. Brindo a voi, carissime Milf (senza offesa). |
Post n°2 pubblicato il 22 Aprile 2012 da jesusyouaremylife
Il caso Morosini ha scosso veramente l’Italia calcistica e non… Il povero Piermario ha aperto dei grossi quesiti su assistenza medica, controlli agli sportivi, attrezzatura in campo (i famosi defibrillatori) e tutto il web si è riempito di immagini riguardanti l’agonia dello sfortunato ragazzo… Tale macabra teatralità ha scatenato i vari youtubers (si dice così? Oppure ho inventato un neologismo?) sia dal punto di vista visivo, con milioni di visualizzazioni, che nell’esercitare l’upload, ripescando varie disgrazie simili nel quadro calcistico e sportivo in generale. E le struggenti immagini di Feher, Foe, Puerta e non ultimo il povero Bovolenta nella pallavolo, hanno bombardato la rete e anche le tv locali e nazionali, dopo che miseramente, le immagini del “Moro” avevano già riempito tutto il riempibile, sperimentando la nauseabonda “caccia allo scoop” che gira nel nostro paese. Sposto l’attenzione però a un episodio di qualche anno fa, quando la stessa cosa capitò al difensore del Perugia Renato Curi. Malore in campo, soccorsi inutili e dopo breve agonia, l’orribile epilogo… solo che la partita si giocò ugualmente (era Perugia-Juventus) e i media a breve si spensero… al povero Renato fu intitolato la stadio di Perugia ma solo ora il suo nome è tornato alla ribalta, proprio causa questa nuova disgrazia. Magari quel 1979 sarà ricordato dagli annali dl calcio come la magica stagione del Perugia che finì il campionato di serie A al secondo posto, dietro a un Milan stratosferico e, soprattutto senza aver subito sconfitte! E magari quello 0-0 con la Juve sarà ricordato come un’occasione persa per poter vincere un inimitabile scudetto in una piazza di provincia… ma in fondo è così… Passata l’eco della tragedia, ben presto tutto finirà nel dimenticatoio e ci saranno bambini che un giorno chiederanno ai loro papà il perché lo stadio Curi si chiama così, o perché la maglia 25 del Livorno non c’è più e nel giro di qualche decennio nemmeno i saccenti genitori sapranno dare una risposta a questo… Come se ora prendessimo l’albo d’oro della Champions League (o Coppa dei Campioni che dir si voglia) e con orgoglio nazionale ci accorgessimo che nel 1985 trionfò la Juventus sul Liverpool per 1-0 con goal di Platini su (dubbio) rigore. Ebbene in questi annali troviamo queste informazioni. Nella sede della Juve c’è in bella mostra la Coppa. Solo che si fa fatica a trovare informazioni sui 39 tifosi juventini morti allo stadio Heysel di Bruxelles, uccisi dalla follia degli hoolligans inglesi… Questa è la realtà. Le coppe restano, i morti no… possiamo vergognarci un po’ di questo, ma soprattutto cerchiamo di non dimenticare che il gioco è bello se tutto fila liscio. Se ci rimette qualcuno allora forse qualcosa non va… Che sia fatalità, negligenza o follia, il calcio, lo sport in generale è giusto che si fermi. E che ricordi. Ciao “Moro”. |
Per chi non ha mai provato l'ebbrezza di separarsi, ebbene lo sto avviando verso una cosa unica al mondo: scavarsi la fossa con la consapevolezza di farlo. |
Inviato da: alexpix1975
il 26/07/2014 alle 16:59
Inviato da: nelcrepuscolo
il 22/01/2013 alle 12:46
Inviato da: nelcrepuscolo
il 25/12/2012 alle 22:47
Inviato da: nelcrepuscolo
il 03/10/2012 alle 18:22
Inviato da: Lagioiasfumata
il 02/10/2012 alle 07:20