Toni celebrativi d'obbligo per la coppa più importante dell'anno. Presenti tra i grandi nomi l'astro del calcio moderno Edoardo Balzotti, il patrono spirituale pievano Pastacaldi, il responsabile vendite in Romania Paolo Pinzi, Dio. Gli spalti rumoreggiano per l'addio di Signa, partito per un viaggio su Marte in cui dovrà sgominare una banda di despoti spaziali, e troverà l'amore. Striscioni di solidarietà per Bazzino mentre prosegue il suo sogno lasciandosi disciogliere nell'acido. Entrano le stelle in campo: per il Limite Est Lupi in porta, Giba sulla destra, Borgioli centrale difensivo, Ervio sulla sinistra, punta Marco di Geronimo; gli ovestiensi partono con Jonni tra i pali, Di Miranda centrale difensivo, Isaia sulla fascia destra, Dingo a sinistra, Bazza centrattacco. Dalla sacra popò di canino risorge Marco Bagni, fischio dell'arbitro, e comincia la tempesta astrale. Palla agli estiensi che muovono il verdetto con tenacia e abilità; ma i gladiatori dell'Ovest rubano palla con Di Miranda, per lui un'ottima partita, salta Dige e Borgioli, teta il tiro, respinto da Giba. L'Ovest non demorde ma il fato è dalla parte degli Estiensi, che bucano la rete prima con Dige, poi con Borgioli e con Ervio. L'Est si sente spavaldo, si muove con velocità e precisione, la condizione atletica straripante. Ma sul finire del primo tempo pecca di spavalderia regalando un gol al Limite Ovest, che marca con Salani. Si va al riposo sul 1-3. Negli spogliatoi la tensione resta alta, con la polemica tra Ervio e Bazza; il primo non spreca neanche un secondo della pausa e rientra in campo nonappena l'arbitro fischia la ripresa. Il Limite Ovest entra in campo con una strategia rinnovata, in porta Salani, Jonni sulla sinistra, Dingo resta sulla destra, Di Miranda davanti e Bazza dietro. Il risultato è immediato e impietoso. In cinque minuti gli estiensi parchi di inventiva subiscono quattro reti, sale il nervosismo tra i verdi striati, Ervio smette di giocare e la partita si trascina con un est privo di resistenza e un ovest che ci crede. E' il risultato finale: un 8-5 senza sconti.
MBM world cup 2009: l'Ovest bissa il successo 8-5. Estiensi, che fatica.
Toni celebrativi d'obbligo per la coppa più importante dell'anno. Presenti tra i grandi nomi l'astro del calcio moderno Edoardo Balzotti, il patrono spirituale pievano Pastacaldi, il responsabile vendite in Romania Paolo Pinzi, Dio. Gli spalti rumoreggiano per l'addio di Signa, partito per un viaggio su Marte in cui dovrà sgominare una banda di despoti spaziali, e troverà l'amore. Striscioni di solidarietà per Bazzino mentre prosegue il suo sogno lasciandosi disciogliere nell'acido. Entrano le stelle in campo: per il Limite Est Lupi in porta, Giba sulla destra, Borgioli centrale difensivo, Ervio sulla sinistra, punta Marco di Geronimo; gli ovestiensi partono con Jonni tra i pali, Di Miranda centrale difensivo, Isaia sulla fascia destra, Dingo a sinistra, Bazza centrattacco. Dalla sacra popò di canino risorge Marco Bagni, fischio dell'arbitro, e comincia la tempesta astrale. Palla agli estiensi che muovono il verdetto con tenacia e abilità; ma i gladiatori dell'Ovest rubano palla con Di Miranda, per lui un'ottima partita, salta Dige e Borgioli, teta il tiro, respinto da Giba. L'Ovest non demorde ma il fato è dalla parte degli Estiensi, che bucano la rete prima con Dige, poi con Borgioli e con Ervio. L'Est si sente spavaldo, si muove con velocità e precisione, la condizione atletica straripante. Ma sul finire del primo tempo pecca di spavalderia regalando un gol al Limite Ovest, che marca con Salani. Si va al riposo sul 1-3. Negli spogliatoi la tensione resta alta, con la polemica tra Ervio e Bazza; il primo non spreca neanche un secondo della pausa e rientra in campo nonappena l'arbitro fischia la ripresa. Il Limite Ovest entra in campo con una strategia rinnovata, in porta Salani, Jonni sulla sinistra, Dingo resta sulla destra, Di Miranda davanti e Bazza dietro. Il risultato è immediato e impietoso. In cinque minuti gli estiensi parchi di inventiva subiscono quattro reti, sale il nervosismo tra i verdi striati, Ervio smette di giocare e la partita si trascina con un est privo di resistenza e un ovest che ci crede. E' il risultato finale: un 8-5 senza sconti.