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presentazione della mostra Armonie di luglio e settembre 2015.
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Il Quattrocento e oggi: due ideali di bellezza femminile a confrontoGiorni fa, nel tentativo di inventare una dama del primo Quattrocento italiano, ho schizzato velocemente alcune figure femminili. Per poter dare loro un aspetto credibile, mi sono trovata ad approfondire un argomento che mi appassiona: l'evoluzione del "look" nel passato. Dapprima mi sono ispirata ai veri protagonisti di un corteo storico: ma mi sono subito resa conto che la mia "dama" era un personaggio odierno che indossava un costume rinascimentale. Partiamo dal viso: nelle prime due "versioni" (le due immagini sotto) il volto, seppur di fantasia, una volta disegnato mi è apparso molto simile a quello di due note attrici italiane. Infatti, pur non avendo preso come modello nessuna donna in particolare, mi sono resa conto che si è sempre influenzati dall'ideale di bellezza del proprio tempo. Labbra carnose, capelli neri nel primo disegno, sopracciglia marcate e ad angolo, nasino all'insù, occhioni "da cerbiatta" con lunghe ciglia. Anche l'abito è un po' "modernizzato": scollatura profonda, niente velluti pesanti o tessuti damascati, nessun bordo di pelliccia e nè pieghe regolari e "cilindriche". Dal corpetto si intuisce inoltre che la donna indossa un moderno reggiseno. Ma proviamo invece ad osservare le donne vissute davvero nel Quattrocento, ritratti da alcuni famosi pittori: immagine tratta dal web immagine tratta dal web immagine tratta dal web Intanto queste tre donne sono state ritratte di profilo, in posa statuaria, come effigi in rilevo su una moneta o scolpite su un prezioso cammeo. foto tratta dal mio album: Castiglione Olona (VA) - Palazzo Branda-Castiglioni, rielaborata con Photoshop per eliminare l'effetto della prospettiva Le donne dei ritratti rinascimentalli sfoggiano una grande varietà di raccolti: talvolta il loro viso è incorniciato da un torciglione o da una treccia (come nell'immagine sopra); spesso sfoggiano acconciature che rivelano un' elaborata esecuzione ma che si presentano comunque sobrie ed eleganti; i raccolti possono essere abbelliti con accessori di vario genere: diademi, fermagli di perle, nastri e veli. Nell'Europa del nord le acconciature hanno forme più bizzare, come quella "a corna", visibile nel ritratto dei Coniugi Arnolfini di Van Eyck (immagine in basso) e spesso vengono indossati copricapi a sella (come quelli visibili negli affreschi del Castello della Manta) o di forma allungata. (PER VEDERE LE MIE FOTO SCATTATE PRESSO IL CASTELLO DELLA MANTA CLICCA QUI) immagine tratta dal web Ma passiamo ora al fisico e all'abito. Le donne che mi è venuto spontaneo disegnare in un primo momento, avevano un fisico asciutto e sportivo, tipico della donna dinamica di oggi. Le figure femminili quattrocentesche non sono abbondanti: lo diverranno nel Cinquecento con Tiziano e nel Seicento con Rubens. Per ora sono ancora piuttosto esili, ma non hanno l'aspetto "tonico" oggi così apprezzato: sono creature casalinghe e riservate; talvolta una giovane moglie nel fiore degli anni viene mostrata con orgoglio dal marito (più anziano), come nel caso del bel ritratto eseguito da Van Eyck. Ben lontano dalla forma che assume oggi con i "push up", il seno non è esagerato, e dall'abito non se ne scorge la forma come spesso avviene oggi: la parte superiore del vestito assume una forma indefinitamente "arrotondata". Leggo comunque da questo interessantissimo articolo che le donne usavano già reggiseni, o che fingevano già allora di essere più "prosperose" inserendo sacchi di fieno nel corpetto. foto tratta dal mio album: Castiglione Olona (VA) - Palazzo Branda-Castiglioni I colori che più frequentemente utilizzati per gli abiti erano il rosso, il verde e il bianco. (clicca sull'immagine per ingrandirla) |
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