Beauty and the Past
la bellezza dell'arte, l'arte della bellezza
I MIEI QUADRI:
ALCUNI DEI MIEI TROMPE L'OEIL:
ARMONIEONLINE
la mia pagina Facebook
dedicata alla mostra "Armonie"
sotto:
presentazione della mostra Armonie di luglio e settembre 2015.
CLICCA SULLE TRE PAGINE CHE SEGUONO PER LEGGERE LA PRESENTAZIONE
GLICINI E ORTENSIE
E. Neri
finta finestra su tavola
AREA PERSONALE
TAG
MENU
ARTE DA VIVERE... ARCHITETTURA, MUSICA E ATMOSFERE...
GIRO DEL LAGO DI VARESE
ARTE CHE DIVENTA SPAZZATURA O SPAZZATURA CHE DIVENTA ARTE?
SULLE RIVE DEL LAGO DI COSTANZA
VIENNA E LA LINEA ELEGANTE, SINUOSA E SCINTILLANTE
DOMENICA DELLE PALME (sulla chiesa di Rhemes Saint George)
BIRCH FOREST E BEECH FOREST - GUSTAV KLIMT: UNA PASSEGGIATA TRA I COLORI DELL'AUTUNNO
PORTE E FINESTRE FIORITE A CAPRI
NEVE A PASQUA (su Santa Maria Maggiore in Val Vigezzo)
VECCHIE MURA (su Groppo Ducale)
SPIRITO MARINARO DI FINE DICEMBRE (su Camogli e Portofino)
« Donne veneziane | ARMONIE torna il 18 settembre » |
Maratea: sensazioni...
Post n°27 pubblicato il 30 Agosto 2016 da ciaobettina0
C'è un lembo di terra stretto tra Campania e Calabria, affacciato su un tratto di Tirreno impido e turchese: è qui che quest'anno ho scelto di trascorrere le vacanze estive. Il borgo di Maratea si trova proprio qui, adagiato sul pendio del Monte San Biagio, dalla cui sommità domina un''imponente statua del Redentore, realizzata negli anni '60. L'ampia vallata verde terminante sul mare e il Cristo a braccia aperte fanno di questo territorio una piccola "Rio" nostrana. Il primo nucleo della città di Maratea si è formato ad opera delle popolazioni residenti vicino alla costa che, in seguito alla caduta dell'Impero Romano d'Occidente, si rifugiarono sulla cima del monte San Biagio per sfuggire alle incursioni saracene. Di questo primo nucleo rimane ormai ben poco, mentre l'odierna Maratea, detta borgo, è nata inel medioevo. Oggi il borgo conserva la struttura tipica dei centri di origine medievale: si tratta infatti di un intricato labirinto di viuzze e vicoletti, talvolta scoscesi. Alcuni angoli di Maratea sono molto curati, altri un po' trascurati; ma tutte le stradine tortuose, comprese quelle meno frequentate dai turisti, conducono ad improvvisi spazi aperti dai quali si può godere di una vista mozzafiato sul mare e sui pendii verdissimi. Ho avuto la fortuna di alloggiare in un appartamento affacciato sulla piazzetta più caratteristica della città, piazza Buraglia, curatissima e quindi polo di attrazione di numerosi turisti. L'accesso alla scala che conduceva all'appartamento era posto all'interno di un angiporto, stretto vicolo cieco sormontato dai voltoni. Nello stesso vicoletto si trova una rinomata pasticceria, dalla quale vedevo uscire eleganti signori che tenevano sul palmo della mano, con religioso rispetto, vassoietti contenenti i "bocconotti" ed altri dolci tipici della zona. Il profumo dei bocconotti appena sfornati arrivava alle mie finestre: i più richiesti erano la varietà crema-amarena, ma io preferivo il ripieno crema e cioccolato. I bocconotti che ho avuto l'occasione di assaggiare, ricordano morbidissime torte caserecce in miniatura, farcite di creme e/o di marmellata. I profumi di questa zona della Basilicata sono tanti: ricordo per me indelebile è l'aroma sprigionato dalla vegetazione mediterranea: pino, mentuccia, timo e finocchietto selvatico. Tra le rocce, anche dagli angoli più dimenticati e irraggiungibili, spuntano il fico d'india, l'agave e l'ipomea indica con le sue splendide campanule blu-viola. I giardini e gli angoli delle strade sono ravvivati da bouganvillea, oleandro e plumbago. A proposito di profumi, l'aroma della vegetazione mediterranea è avvertibile soprattutto se si decide di intraprendere a piedi, partendo dal borgo, la passeggiata che conduce alla statua del Redentore. Si tratta di un percorso che regala una vista sul mare davvero emozionante, in particolare se il sentiero al ritorno si percorre al tramonto, con il sole che si nasconde dietro il monte Bulgheria cospargendo l'immensa distesa d'acqua di scintille brillanti. Maratea si affaccia su un versante del golfo di Policastro, del quale, guardando il mare, si può scorgere la sponda opposta, caratterizzta dalla sagoma azzurrina del monte Bulgheria e terminante con Punta Infreschi. Giunti alla colossale struttura del Redentore, ci si rende conto che la meta della lunga passeggiata è molto turistica; ma la vista a 360 gradi sul mare, sulla campagna e sul borgo di Maratea che si può apprezzare dalla base della statua (che ritrae un Gesù con caschetto e baffi alla Beatles) non ha eguali. Questa incomparabile bellezza della natura, unita al senso dell'incommensurabile suggerito dal paesaggio, conduce il visitatore verso il raccoglimento e la riflessione. Tornando ai profumi di Maratea, non si possono dimenticare quelli del cibo: se si è più vicini alla costa si può avvertire quello della frittura di pesce, mentre, imboccando i vicoletti si può venire sorpresi dal profumo dei formaggi o dei salumi tipici della zona. È una zona dalla "parlata" un po' campana e un po' calabrese: le coloratissime maioliche dipinte a mano (al secondo fuoco), tipiche della costiera amalfitana, qui spuntano un po' ovunque: nella pavimentazione delle numerose chiese, sui tavolini dei bar, e persino all'interno della pavimentazione dei marciapiedi. Sono però assai diffusi anche i prodotti gastronomici della tradizione calabrese, come la 'nduja e la schiacciata, oltre a marmellate ed altri preparati al peperoncino. Anche le cupole rivestite da "squame" coloratissime, simili a quelle presenti nella Costiera Amalfitana, sono presenti in questa zona. L'immagine mostra quella che sovrasta la chiesa dell'Annunziata. E' questa la più centrale delle molte chiese di Maratea, dalla facciata semplice; interessanti sono le ma due sculture di pietra ormai consunta collocate ai lati del portale, che a mio parere potrebbero essere due leoni stilofori tipici delle chiese romaniche. Sulla parte più alta del borgo si staglia la Chiesa di Santa Maria Maggiore; le arcate del suo campanile, il 14 di agosto, emanano una luce rossa, come se la struttura stesse "andando a fuoco"; dopodichè, proprio dal campanile, vengono sparati i fuochi d'artificio. Più esterna rispetto al centro, ed in posizione elevata, si colloca la chiesa di Sant'Antonio, un tempo parte del convento dei Cappuccini. nei pressi della chiesa sono visibili tre cappelle decorate con affreschi cinquecenteschi. Infine, perla del territorio sono le numerose spiagge che si affacciano su un mare cristallino; sono perlopiù di ghiaia sottile o di ciottoli e sono delimitate da rocce che, al di sotto della superficie marina, si presentano ricchissime di flora e di fauna; ampie distese di poseidonia, infatti, costituicono l'habitat ideale per la proliferazione di molte specie ittiche. Le rocce che incorniciano le diverse calette sono movimentate da solchi, anfratti e profonde grotte, alcune con enormi stalattiti, e dalla pietra sgorga talvolta acqua dolce più fredda rispetto a quella marina. A Marina di Maratea è visitabile la "Grotta delle Meraviglie", piccolina rispetto a quelle di Toirano o di Frasassi, ma ugualmente bella. Tale grotta, situata vicino alla statale n.18, venne scoperta nel 1929, proprio durante la costruzione di questa strada. Infine, che dire dei marateoti? E' gente sempre molto cordiale e generosa, che affronta la vita con una serenità invidiabile. Il salumiere? Ti fa assaggiare tutto, anche quello che non sei intenzionato a comprare. Gente che lavora sodo, pur trovando il modo meno stressante per farlo, e sempre pronta a scambiare quattro chiacchiere. Entro in un negozio di casalinghi (una specie di cunicolo stretto e buio che vende qualsiasi cosa) e mi accoglie un signore comodamente adagiato su una sdraio. Chiedo: "disturbo? Ho sbagliato orario?" e lui, indicandomi una sedia, mi risponde: "no, prego, assettatevi pure voi". Dopo avermi servita torna alla sua postazione iniziale ed un suo amico vicino gli sussurra: "avete fatto proprio bene ad accattarvi questa sedia!" |
TAG
ARCHITETTURA
i colori dell'architettura, parte 1: il rosso mattone in Lombardia
i colori dell'architettura, parte 2: il color miele della pietra leccese
i colori dell'architettura, parte 3: il mattone rosato delle Marche
i colori dell'architettura parte 4: il tufo biondo scuro della Tuscia
Venezia, fonte d'ispirazione per pittori e musicisti
PITTURA
La natività nei codici miniati
Venezia, fonte d'ispirazione per pittori e musicisti
LEZIONI DI DISEGNO
Il disegno dell'occhio e la tecnica del pastello
l'ABC del trompe l'oeil: 1 - LA PROSPETTIVA: LA LINEA D'ORIZZONTE E IL PUNTO DI FUGA
l'ABC del trompe l'oeil: 2 - LA PROSPETTIVA: LE PROFONDITA'
l'ABC del trompe l'oeil: 3 - LA PROSPETTIVA: LE ALTEZZE
l'ABC del trompe l'oeil: 4 - LA PROSPETTIVA: PIANI INCLINATI E SCALE
l'ABC del trompe l'oeil: 5 -LA PROSPETTIVA: ARCHI E CERCHI
LAVORI CREATIVI
come realizzare decori natalizi con i cd
dai diamanti non nasce niente, dagli scarti nascono i fior
CERCA IN QUESTO BLOG
Esecuzione live del Gloria RV 589 di Vivaldi alla quale ho avuto l'onore di prendere parte come corista...
Inviato da: cassetta2
il 19/06/2022 alle 19:58
Inviato da: cassetta2
il 05/10/2020 alle 10:13
Inviato da: cassetta2
il 20/04/2020 alle 10:38
Inviato da: ciaobettina0
il 17/02/2020 alle 16:46
Inviato da: maresogno67
il 16/02/2020 alle 22:51