Beauty and the Past

Donne veneziane


                                                     un mio studio del costume femminile, realizzato a pastelloI costumi sfarzosi del Settecento Veneziano riflettono la voglia di apparire di una società ormai in declino. Le donne dell'aristocrazia, costrette nei loro scomodo costumi e con la loro carnagione liscia e candida, sono fragili ninnoli simili a bambole di porcellana.Tutto, del loro modo di abbigliarsi, esprime la loro condizione di grazioso "oggetto ornamentale": dal corsetto strettissimo, che talvolta causa svenimenti, all'ingombrante struttura dei panieri che rende così ampia la gonna da rendere i movimenti difficoltosi, alle scarpe, talvolta così alte da costringere le dame a farsi accompagnare da due servitori per potersi spostare.
Pietro Longhi, "Lo svenimento"Proprio in questo ambiente, però, donne non bellissime si affermano per le loro capacità artistiche, rendendosi interessanti anche al pubblico maschile nonostante il loro aspetto lontano dai canoni di estetici dell'epoca. Sono donne in grado di creare qualcosa di bello, grazie ad un duro lavoro quotidiano che permette loro di affinare progressivamente le proprie capacità, e ciò le rende diverse e più affascinati delle fragili "bambole di porcellana". 
                    uno dei miei studi sulle parrucche maschili, realizzato a pastelloCosì, pittrici, ricamatrici e musiciste esprimono tutto il loro talento in un ambiente che accoglie favorevolmente ogni tipop di ricerca del "bello".Rosalba Carriera, nota pastellista, si afferma per la sua straordinaria abilità nel realizzare ritratti evanescenti eppure pieni di vitalità; e una grande quantità di volti anonimi, le ragazze degli orfanotrofi, creano vere e proprie opere d'arte ricamando preziosi tessuti e creando complicati merletti; infine, le "Figlie di Choro", (delle quali ho già parlato nel POST N° 20), allietano illustri visitatori provenienti da tutto il mondo con la loro voce o con il suono dei loro strumenti, perennemente celate dalle grate degli ambienti nei quali si esibiscono.
In alto: Fanciulla che canta dietro la grata della chiesa della Pietà (foto scattata dalle cantorie della Pietà + disegno a pastello)sotto: Rielaborazione di un mio acquerello che ritrae la facciata della Pietà a Venezia 
  Venerdì 8 Aprile, presso il Monastero di Cairate, i Solisti Ambrosiani offriranno una panoramica sulla musica barocca, soffermandosi in particolar modo sulla riscoperta del Gloria RV 589 di Vivaldi; il mio intervento proporrà invece lo studio del costume delle "Figlie di Choro", ricercando contrasti e parallelismi con la moda dell'epoca; mirerà inoltre a contestualizzare la vicenda musicale delle "Putte di Vivaldi" nel panorama artistico della Venezia del tempo.VI ASPETTIAMO! (ingresso libero)a destra: un mio studio sul costume delle Fglie di Choro, realizzato a pastello; in basso: la locandina dell'evento