STOP al Berlusca

Le cazzate di Baffino


E il Pd finė tra le cazzate di BaffinoLunedí 05.05.2008 19:00Di Giuseppe MorelloCome spesso č accaduto negli ultimi anni, D'Alema come un rapace ha cominciato a volteggiare minaccioso sulla testa di Veltroni aspettando di cibarsi della sua carcassa. Sta accadendo che nel Pd sia tutto pronto per la resa dei conti e i malumori, che nell'immediato dopo voto sono arrivati alla punta della lingua, ora sono pronti a diventare conflitto aperto. D'Alema, che in materia vanta diversi precedenti (il pių memorabile resta il gavettone al primo governo Prodi), si č giá armato di seghetto e ha cominciato a lavorare alle gambe della poltrona di Veltroni erodendo qualche centimetro al giorno. Non č un caso che abbia respinto la proposta di congresso, preferendo tenere il leader del Pd a stufare nel brodo della sconfitta anzichč concedergli l'occasione di un nuovo plebiscito simile a quello delle primarie. Anche l'idea dalemiana di riannodare il dialogo con il centro e la sinistra suona come implicita bocciatura della 'vocazione maggioritaria' del Pd veltroniano, che il voto non ha premiato, ma nemmeno bocciato senza appello. Ma D'Alema sembra non voler dare una nuova chance nč a Veltroni nč al Pd come progetto indipendente, e sembra pių il principale sponsor del ripensamento, magari auspicando l'uscita di scena di Veltroni. Sarebbe un progetto suicida, e forse č arrivato il momento che D'Alema si prenda una bella vacanza in barca evitando di peggiorare una situazione giá complicata tramando alle spalle di Veltroni e non godendo nemmeno del favore della base. Si rifaccia vivo tra un po'. Nel frattempo si dedichi alla sua abbronzatura e alla sua grande passione per la vela tra una cazzata e una virata nel Mediterraneo, ma non getti scompiglio in un partito giā stordito.