BERTOLI L' ARTISTA

Pensiero irrequieto


Il mio pensiero è eterogeneo. Non ha pace: rincorre nuovi pensieri che si accavalleranno a quelli vecchi. E' come un fiume in piena che non riesce a scorrere tranquillo nel suo letto, tende a fuoriuscire dai margini della mia mente. Qualche volta mi fa trovare in spiagge con sabbia bianchissima e fina; qualche altra volta, su delle colline pennellate da un colore verde- intenso, esaltato dall' azzurro del cielo. Penso al prossimo libro che leggerò, a quelli che ho già letto e se vivrò abbastanza per riuscire a leggere quelli giusti. A proposito quali sono? Esistono libri giusti e libri meno giusti? Non lo so. Sono sicuro che esistano libri belli e libri meno belli, libri scritti bene e libri scritti male. Fra i libri belli e scritti bene, quali sono quelli indicati ad arricchire positivamente e utilmente, il nostro bagaglio culturale? La risposta è ardua e siccome non è questo il nocciolo del discorso, non ho intenzione di dilungarmi ulteriormente nel provare a darmi una risposta convincente. Tornando al girovagare instancabile del mio pensiero, quest' ultimo nei momenti di smarrimento prova ad immaginarsi una probabile lei: dolce, con lo sguardo intenso e con un sorriso fantastico e sempre pronto ad accendersi ed illuminarmi di gioia il cuore. Immagino un tavolo apparecchiato con cura e ricercatezza, cioè con dei fiori e con delle candele che gli danno un tocco di eleganza, diffondendo nell' aria: passione ed intimità. Sopra al tavolo, oltre alle candele e ai fiori, due mani che si toccano e si stringono teneramente. E' forse qui, in questo o in un momento simile che il mio pensiero saprà trovare pace? Spero di si, fino ad allora continuerò ad inseguirlo e, per quanto me lo permetterà, capirlo. Gorizia, 7 marzo 2005