Creato da bertoli.cicero il 11/04/2010

BERTOLI L' ARTISTA

Cicero Bertoli l' ultimo Dandy

 

 

« Mi descrivoLEI E' »

Silvio Bianchi

Post n°15 pubblicato il 02 Maggio 2010 da bertoli.cicero

C’ erano momenti in cui Silvio Bianchi diventava irriconoscibile. Se qualcuno lo avesse trovato in quelle insolite condizioni, avrebbe fatto fatica a riconoscerlo. Con quella barbetta stranamente non fatta, i capelli scompigliati, le lenti degl’ occhiali da vista visibilmente sporche e un vecchio pigiama. Blu, ma che con il passare del tempo sembrava aver cambiato colore, ora ricordava l’ azzurro. L’ azzurro- scuro, tendente al blu- chiaro.
Il nostro protagonista era capace di non vedere la luce del sole anche per settimane intere. Si chiudeva nel suo studio e non usciva più, tranne che per recarsi in bagno, mangiare o fare l’ amore con quella santa donna che amandolo più di ogni altra cosa al mondo, aveva deciso di sposarlo.
Ai piedi, in quei giorni, portava un paio di pantofole color grigio- topo. Ovunque il suo sguardo si posasse c’ era disordine, una sorta di cimitero per non so quanti alberi. Nel senso che per fare tutta quella carta, quei libri, chissà quanti alberi furono impiegati. Sì, perché più di una volta Silvio si perdeva, distraendosi dal suo lavoro, in domande simili a queste. Come qualche sera fa dove lo possiamo immaginare seduto sulla sua poltrona verde a chiedersi se alcuni cani soffrono quando gli tagliano da piccoli la coda.
In momenti come questi, sua moglie poteva entrare e dirgli: “ Senti, ti va di fare due passi?!” Allora lui tornava con la mente alla realtà- pratica, la guardava e porgendole il braccio destro la invitava a sedersi sulle sue ginocchia. Lei, in quella nuova posizione, lo osservava fisso e con una mano gli accarezzava delicatamente la fronte, poi si avvicinava e in un orecchio, con un filo di voce, gli sussurrava le parole più belle del mondo: “ Tesoro mio.” Finivano sempre per fare all’ amore: un po’ lì sulla poltrona, un po’ sopra le numerose carte che si trovavano sulla scrivania di lui e un po’ sul loro letto matrimoniale. Se erano particolarmente in forma, la prestazione andava ancora di più per le lunghe, i “ due passi” venivano scordati e sostituiti da una rilassante e al contempo eccitante doccia insieme.

Lei accendeva le candeline profumate, lui apriva l’ acqua della vasca…

 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

ULTIME VISITE AL BLOG

melindalabodistefano.cescopierrot58number24.1986gandhallLadyOscarbioste2505gilberto.furlanlaurabertoli79kristel_cescottocanseicaternnacelestio123lksusy.susy23
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963