Post n°10 pubblicato il 01 Maggio 2010 da bertoli.cicero
Lei coccola i miei pensieri con la sua immagine bella e semplice. |
Post n°8 pubblicato il 01 Maggio 2010 da bertoli.cicero
Sono a Venezia. La trovo come l' avevo lasciata quando la visitai per la prima volta, circa quattro anni fa, cioè incantevole. Mi piace molto. Mi affascinano le sue strette e pietrose calle, le gondole abilmente guidate dai gondolieri, così come anche i traghetti che lentamente si muovono sulla superficie dell' acqua. |
Post n°7 pubblicato il 01 Maggio 2010 da bertoli.cicero
Cara Melinda, ti scrivo con una gioia simile a quando spensieratamente parlavamo e camminavamo per le stradine di Trieste. Giusto ieri sera in autobus pensavo a quei momenti. Vedendoli, rivivendoli con la mente, lasciandoli scorrere fra i miei ricordi più belli. Allora: vedevo un capace oratore, un esteta dal nome Cicero e una ragazza con un bel sorriso e un bel sedere. Culetto. Sì tesoro, il tuo sorriso mi piaceva veramente molto, ogni volta che ridevi ti si formava in una guancia, ora non ricordo in quale, una piccola fossetta. Decisamente molto carina. Ah Melinda, quanto ho parlato in tua compagnia. Quante cose, discorsi più o meno articolati sono usciti dalla mia bocca. Quando parlavo con te avevo come l' impressione d' incendiarmi. Credo che si vedesse che ti parlavo con passione, autentico trasporto. Anche con Ale, Luca, Giovanni, Larisa, mia mamma e Lorenzo parlo così, ma con te era tutta un' altra cosa, un' altra storia. Un' altra favola. Cicero Bertoli |
Post n°6 pubblicato il 29 Aprile 2010 da bertoli.cicero
Uomini come te, nel tempo in cui mi trovo a vivere, sono sempre più difficili da trovare. Ma non importa, perché grazie ai tuoi quadri, ai tuoi diversi scritti, ho la piacevole sensazione che tu, mio caro Leonardo, non sia mai venuto a mancare; anzi, risplendi ancora intensamente negl’ occhi di chi si trova ad ammirare l’ arte che gli hai lasciato: risplendi ancora intensamente negl’ occhi di chi si trova ad ammirare la tua personalità, il tuo essere. O meglio, ciò che sei stato, ma che in qualche modo( tramite a tutto il tuo operato) sei ancora.
Grazie Leonardo di essere esistito e di esistere ancora! |
Post n°5 pubblicato il 22 Aprile 2010 da bertoli.cicero
Petrarca lo sapete cosa faceva per riuscire a leggere per tutto il giorno? Leggeva poi scriveva per gran parte del tempo che aveva a disposizione. Scrivendo aveva come la piacevole sensazione di liberarsi da un accumulo di parole. Dai molti nodi di pensieri. Da un gomitolo di idee che si rincorrevano in continuazione nella sua mente.
Trieste, 19 aprile 2008
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Post n°4 pubblicato il 22 Aprile 2010 da bertoli.cicero
Nella sala da pranzo della mia casa a Travesio, conservo una foto dove mi si vede seduto in mezzo ai miei genitori: mio padre ride, mia madre pure, io, invece, guardo con stupore e curiosità la macchina fotografica trattenuta fra le mani da chi ci sta scattando la foto. Penso in questo preciso momento in cui scrivo, che quel stupore, nel tempo, non l’ ho mai perduto.
Trieste, |
Post n°3 pubblicato il 21 Aprile 2010 da bertoli.cicero
A te donna, in questo preciso istante, vorrei: mordere i tuoi turgidi capezzoli rosa, afferrare con l’intiera mano destra una tua mammella, darti una lieve sberla, accarezzare più volte la coscia della gamba sinistra, toccarti la calda patata, baciarti( le labbra, l’ ombellico, i piedi), penetrarti. Mettertelo in bocca, sborarti in faccia. |
Post n°2 pubblicato il 21 Aprile 2010 da bertoli.cicero
Voglio: morsicarti le labbra, come farei con un gustosissimo frutto esotico. Accarezzarti i capelli come se fossero seta. Lavarti delicatamente come se tu fossi un neonato. Sedermi sulla mia scrivania e guardarti girare per casa in vestaglia, o nuda. Aspettare l’ alba in tua compagnia. Fare all’amore fino all’ arrivo del tramonto. Fare all’ amore nelle mattinate piovose. Possederti e essere posseduto. Inebriarmi del tuo profumo, della tua voce, del tuo fondo schiena. Divenire il centro del tuo mondo.
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Post n°1 pubblicato il 11 Aprile 2010 da bertoli.cicero
Se oggi esiste ancora la figura del Dandy, possiamo dire con certezza che Cicero Bertoli ne faccia parte. Che lo Scrittore- Esteta Cicero Bertoli, sia anche, e soprattutto, un Dandy dei giorni nostri. Ciò lo affermiamo, perchè siamo influenzati dalla visione del suo abbigliamento elegante e spesso dominato da diversi e accesi colori. Ma Bertoli è un Dandy anche perchè parla e assume pose appartenenti alla figura presa qui in esame. Ovvero quella del Dandy. Lo Scrittore- Esteta- Dandy Cicero Bertoli ha gusti decisamente raffinati. Delicati e preziosi. Cicero Bertoli ama andare al cinema, preferibilmente da solo, per conto suo. Ama condividere le cene e i pranzi o con qualche buon amico o in compagnia di qualche bella e intrigante ragazza. Come il buon e classico Dandy, anche Cicero Bertoli tende a spendere più di quello che guadagna. Viaggia molto: fisicamente e ovviamente mentalmente. Per Piacere e per Lavoro. Lo possiamo facilmente vedere a qualche mostra, conferenza o presente a qualsiasi altro avvenimento culturale o mondano. Legge e scrive nelle biblioteche, oppure nel suo graziosissimo e nel contempo elegante appartamento. |