Post n°20 pubblicato il 12 Febbraio 2011 da bertoli.cicero
Cara Melinda, come stai? E soprattutto dove sei? Sei single, ti vedi con qualcuno... mi pensi ogni tanto?! Se sì con quale frequenza e intensità? Ti manco? Tu sì, non ogni giorno, non a tutte le ore, ma posso dirti che sì, mi manchi spesso! Qualche volta camminando in alcuni luoghi dove ero solito a camminare con te, mi viene un senso di nostalgia, no tristezza, direi nostalgia. Questo " disturbo" fortunatamente non dura molto, qualche minuto e poi svanisce. Mi manca andare al cinema con te, mi mancano le tue risatine, mi manca l' averti al mio fianco mentre fumi una sigaretta dietro l' altra. Mi manca la tua infinita pazienza e gentilezza. Per non parlare della tua continua( e forse solo apparente) calma. Un bacio cara e buona amica mia.
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Post n°19 pubblicato il 24 Giugno 2010 da bertoli.cicero
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Maggio era finito da pochi giorni, ormai la maggior parte delle persone aveva la mente catapultata interamente verso l’ estate, la quale con sempre più insistenza, giorno dopo giorno, si faceva sentire. Il caldo sembrava avere avuto la meglio sul fastidioso freddo, le giornate erano diventate decisamente più lunghe ed era bellissimo fermarsi ogni tanto a guardare il sole tramontare. Sembrava che ad una certa ora scomparisse come rapito da una magia, da qualche indefinito mistero. Il mare sembrava inghiottirlo dando spazio al comparire della sera. Nonostante questo spettacolo si ripetesse ormai da qualche giorno, Massimiliano, ogni volta che gli capitava di guardalo, rimaneva sempre piacevolmente rapito, quasi meravigliato. Comunque sempre senza nessunissima parola in mente capace di descrivere la gioia che provava dinanzi a tutto ciò.
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Post n°18 pubblicato il 28 Maggio 2010 da bertoli.cicero
Uno degli errori più grandi che uno scrittore potrebbe fare è quello di ripetersi, rischiando così di annoiare, a lungo andare, il lettore, i lettori. Per non cadere in questo gravissimo errore, suggerisco a tutti gli scrittori del mondo, di variare i loro interessi. Per dire: andate a pesca, leggete vari testi( giornali, riviste, libri), guardate con autentica partecipazione il mondo che vi circonda, fatto di case, persone... Date spazio all' amore, facendolo entrare nei vostri cuori. Ammirate i fiori, l' acqua che scorre di un torrente. Nutrite il vostro spirito del fascino dato da un quadro, da una canzone, dall' affetto ricevuto dalle persone a voi più care. Gioite ogni volta che questa vita vi donerà un regalo inaspettato oppure da voi tanto atteso e fortemente voluto. Cercate di amare e di essere a vostra volta riamati. Ricordatevi che dopo la tempesta c' è il sereno. Che dopo il " brutto" c' è sempre il " Bello". Per forza! Forza! ( e coraggio) Miei cari, creativi, fantasiosi e produttivi amici scrittori. Di oggi e di domani.
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Post n°17 pubblicato il 02 Maggio 2010 da bertoli.cicero
Leggere il vangelo per me è come andare a messa: provo quel piacevole senso di pace interiore, quella gioia e quella sana voglia di vivere. Divento desideroso di amare chi mi è accanto, con la certezza, così facendo, di amare anche Dio. |
Post n°16 pubblicato il 02 Maggio 2010 da bertoli.cicero
Lei è un fiore rosso. Dico rosso, perché ieri aveva una magliettina di questo colore. |
Post n°15 pubblicato il 02 Maggio 2010 da bertoli.cicero
C’ erano momenti in cui Silvio Bianchi diventava irriconoscibile. Se qualcuno lo avesse trovato in quelle insolite condizioni, avrebbe fatto fatica a riconoscerlo. Con quella barbetta stranamente non fatta, i capelli scompigliati, le lenti degl’ occhiali da vista visibilmente sporche e un vecchio pigiama. Blu, ma che con il passare del tempo sembrava aver cambiato colore, ora ricordava l’ azzurro. L’ azzurro- scuro, tendente al blu- chiaro. |
Post n°14 pubblicato il 02 Maggio 2010 da bertoli.cicero
In fin dei conti mi sono sempre piaciuto. Sia esteticamente, sia interiormente. |
Post n°13 pubblicato il 02 Maggio 2010 da bertoli.cicero
Il mio pensiero è eterogeneo. Non ha pace: rincorre nuovi pensieri che si accavalleranno a quelli vecchi. |
Post n°12 pubblicato il 02 Maggio 2010 da bertoli.cicero
" Vado al massimo!" Questo è il titolo di una canzone di Vasco Rossi. In diversi punti del testo dice anche: " Vado a gonfie vele, voglio vedere che succede, voglio vedere come va a finire". E' già più di una settimana che pure io "vado al massimo", ora "voglio vedere che succede", " voglio vedere come va a finire", perchè " voglio andare a gonfie vele". Devo ammettere che come inizio non va troppo bene, perchè con tutto quello che ho studiato e letto in questi giorni, sono solamente riuscito a pensare alle parole di una vecchia canzone di Vasco Rossi. Questo forse ha una spiegazione plausibile, cioè quella di rispecchiare, grazie a questa canzone, quello che provo e vivo in questi giorni. |
Post n°11 pubblicato il 01 Maggio 2010 da bertoli.cicero
Recentemente sono andato a vedere il film " La tigre e la neve". Non parlerò delle qualità positive o negative di quest' ultimo film di Benigni, ma lo nomino solo per introdurre un discorso, o meglio, per riuscire a dare una risposta a una domanda che da molto tempo mi invade la mente: perchè la maggioranza delle persone preferisce andare ad assistere ad uno spettacolo cinematografico piuttosto che ad uno teatrale? Provando a dare una risposta a questa domanda probabilmente a molta gente verrà spontaneo pensare: " Semplicemente, perchè andare a vedere uno spettacolo cinematografico costa meno che andare a guardarne uno teatrale". Questa risposta è assolutamente corretta, ma non è l' unica. Infatti, molte persone scelgono di andare al cinema -piuttosto che al teatro- perchè gli spettacoli che vengono proiettati, sono molto più pubblicizzati, rispetto a quelli eseguiti a teatro. C' è una specie di passa parola favorito dalla diffusione data dai diversi e molteplici media. Bisogna, poi, considerare un' altro aspetto che contraddistingue il teatro dal cinema. La maggior parte del pubblico è ancora legato all' arcaica e non veritiera idea che ad uno spettacolo teatrale, bisogna presentarsi vestiti in modo elegante e ricercato e che le rappresentazioni siano tutte dedicate esclusivamente ad un pubblico ampiamente acculturato. Ciò favorisce l' affollarsi delle sale cinematografiche, per due motivi. Il primo, si rifà alla struttura vera e propria delle sale, molto più informali rispetto a quelle teatrali. Il secondo motivo è da attribuire alle proiezioni dei molteplici film che vengono proposti, i quali cercano di assecondare l' esigenze del pubblico; principalmente una, quella legata al divertimento, dato da spettacoli leggeri e semplicemente commerciali, cioè preparati appositamente " a tavolino", per un ampio numero di persone. Questo aspetto ci dovrebbe far capire l' urgente bisogno d'innovazioni all' interno dei teatri, i quali dovrebbero modellare il proprio stile, assumendo caratteristiche di approccio idoneo ad un pubblico sempre più esigente e soprattutto sempre più al passo con i tempi. |