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ANTICHI MANOSCRITTI BIBLICI ITALIANI


FRAMMENTI DEI PIU' ANTICHI MANOSCRITTI BIBLICI ITALIANI (XI-XII)
Frammenti dei più antichi manoscritti biblici italiani (secc. XI-XII) Le collane > A.I.S.G. GiuntinaAutore: Chiara PilocaneAnno di edizione: 2005A pag. 9 di questo studio :Il Grande dizionario Garzanti della lingua italiana alla voce "archivio" recita: raccolta di documenti pubblici o privati; il luogo in cui si conserva tale raccolta, e i relativi uffici. Per alcuni archivi italiani, in special modo dell' Emilia Romagna, la definizione è a dir poco, incompleta. Negli archivi di Modena, di Bologna, o di Perugia, per far solo qualche esempio, ci si può imbattere anche nella Bibbia ebraica. E ci si può andare per consultare non soltanto atti notarili e documenti affini, ma anche antichi commentari al Pentateuco, composizioni liturgiche, filosofiche, matematiche, e molte altre opere della letteratura ebraica. Di più: chi volesse leggere brani della Bibbia sulle copie più antiche fino ad oggi trovate in Italia, dovrebbe cercare non in una sinagoga o in una biblioteca, ma negli archivi di Modena, di Nonantola, o di Perugia. Risulta tuttavia negare che gli archivi siano nati proprio come luoghi in cui si conserva una "raccolta di documenti pubblici o privati" e non come depositi di pergamene ebraiche. Com'è accaduto, allora, che migliaia di pagine di scritti ebraici siano confluite negli archivi italiani?A interessare gli archivisti vissuti fra il XVI e il XVII secolo - periodo nel quale affluirono negli archivi quasi tutte le pergamene che vi sono conservate - non era affatto il valore letterario e storico delle opere vergate su tali pergamene, quanto il materiale stesso dei codici. La pergamena era materiale tanto costoso quanto utile per rilegare registri e vacchette e per ottenere cartelline: per un insieme di vicende di cui si parlerà diffusamente più avanti (capitolo I), numerosissimi manoscritti ebraici finirono nelle botteghe dei cartularii - legatori - grosso modo fra il XVI e il XVII secolo, per essere smembrati e riclicati come legature, copertine e guardie negli archivi italiani.
Forlì, Archivio di Stato, registri cinquecenteschi e seicenteschi del fondo «Comune di Forlì` Antico» avvolti con manoscritti ebraici medievali in pergamena (Chiara Pilocane; FRAMMENTI DI MANOSCRITTI EBRAICI MEDIEVALI RIUSATI IN LEGATURE A RIMINI E FORLI`; Materia giudaica; IX/1-2 (2004))