VietatoEssere

Post N° 83


"Senza Titolo "(Racconto a puntate) N. 1 Antracite sali le scale di corsa le scale, con un balzo approdò sul quarto gradino e gliene  bastarono altri due per trovarsi sul pianerottolo del suo appartamento. In quel preciso istante udi la porta d'ingresso chiudersi.Aveva uno slancio tale che gli pareva di volare, come se un'energia interna, nel liberarsi, fungesse da propulsore per i suoi salti e si meravigliava di come, in quei momenti, venisse fuori tutta quella carica. Per un attimo ebbe un'esitazione dovuta alla macchina fotografica riposta nello zainetto, la sua soddisfazione era tutta in quel aggeggio, tutto il suo lavoro o, per meglio dire,  il suo hobby,  era concentrato in un centinaio di foto e, se per un motivo o l' altro fosse andato perso, non se lo sarebbe mai perdonato.In quel pomeriggio aveva dato il meglio di se, certo in parte era programmato ma alcune inaspettate sorprese avevano coronato tutto il suo lavoro.Entrò in casa, raccolse una busta da sotto la porta con scritto “ per Antracite” la mise accanto al telefono e si diresse subito al computer.Mentre il PC succhiava immagini dalla fotocamera, si precipitò in bagno per dare sfogo alla sua vescica che da almeno un paio d’ore era sottoposta a violenti tentativi di sfondamento.Il senso di liberazione fu tale che gli scapparono alcune lacrime, era felice per quei momenti cosi intensi e appaganti; le fotografie, lo stipendio appena ricevuto, l’amica con cui avrebbe passato la serata e l'indomani giorno di festa.Antracite ritornò al PC,  fece scorrere velocemente le immagini sullo schermo e da subito notò che le qualità era superiore alle sue aspettative.  Ebbe  la certezza che i soldi spesi per la sua digitale reflex, erano spesi bene. Si fece subito prendere la mano e, dai risultati a   Pensò pure a quante idee avrebbe potuto realizzare in seguito.Le fotografie erano molte di cui  almeno sei o sette sembravano davvero interessanti.Lentamente ricominciò a rivederle e quando giunse al fotogramma della giapponese che, all’ombra dei portici,  a sua volta  fotografava la piazza del Duomo di Milano…(segue…)