VietatoEssere

Post N° 90


"Senza Titolo"racconto a puntate N.5…più per dire qualcosa che per sapere - una foto…- rispose in maniera disinteressata,  come a dimostrare che l'argomento non fosse degno di interesse alcuno.Quelle foto erano il suo hobby, e l’aveva sempre fatto sembrare un semplice passatempo di secondaria importanza. Non aveva mai voluto che gli altri sapessero e mettessero il naso in ciò che per lui era ed è passione, tormento, meraviglia, gioia, dolore, impegno. Insomma tutto quel necessario per ottenere soddisfazioni ed appagamenti. Per di più,  gli sembrava che rivelando quella sua “esplorazione”,  significasse pure mettere a nudo alcuni aspetti della sua intimità.Poi, i suoi amici avrebbero fatto il possibile per creare quel sarcasmo di gruppo, approfittandone, come hanno sempre approfittato e come del resto é giusto fare tra amici piuttosto affiatati.-fammi vedere- disse avvicinandosi.Non avrebbe mai voluto sentire quella domanda, si sentiva in trappola. Tutto il suo impegno e la sua disinvoltura non erano serviti a nulla, per di più lei stava anche scrutando il monitor che esponeva in bella mostra una schermata con l’ anteprima di una serie di foto di quel pomeriggio.Non poteva più fare finta di niente, in particolare con lei, erano amici da troppo tempo, e si erano spesso scambiati confidenze piuttosto profonde. -sono le foto che ho fatto oggi, però ora dobbiamo andare, ci aspettano- rispose cercando di ovviare il discorso e al contempo consapevole di un sicuro esito negativo.-dai dai!  fammi vedere- Non aveva via di scampo e non trovava nemmeno corretto eluderla in modo risoluto. Del resto lei si era sempre comportata da amica e per un attimo percepì ancora l’umidità sulla pelle di alcuni mesi prima quando Serena, distrutta da una storia sbagliata pianse a lungo sulla sua spalla. Non era la prima volta, ma avvertiva perfettamente, come fosse appena successo. di quel tardi pomeriggio, mentre stava preparandosi la cena e la vide entrare con  aria abbattuta e disorientata, non parlava, e nemmeno lui sapeva cosa dire, intuiva ma non capiva, e voleva capire. Lei non fece parola e quando Antracite le chiese semplicemente – cosa c’è?- lei continuo a tacere, forse non riusciva nemmeno a parlare o non ne aveva la forza ma intanto alcuni lacrimoni... (segue)