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Un tentativo di censura è stato messo in atto nei confronti di Ratzinger che doveva aprire l'anno accademico dell'università romana La Sapienza.
Avendo Ratzinger negli anni 90 ripreso un'affermazione che più o meno recitava che "il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto", ha fatto incazzare 67 professori e scienziati che non lo hanno considerato gradito dato che l'università è laica.
Non sono d'accordo con la censura.
Tuttavia:
1) Ratzinger ha rinunciato di sua spontanea volontà. Secondo me sarebbe potuto andare, ma il Vaticano impone la Verità Unica e non sono previsti contraddittori
2) La chiesa se ne intende di censure, basta vedere il processo "ragionevole e giusto" contro Galileo: Inquisizione, messa all'indice, minaccia di torture, e infine costrizione all'abiura. Di cosa si lamenta?
3) Quei coglioni dell'università, dovevano proprio invitarlo all'apertura dell'anno accademico? Non potevano invitarlo in altro momento? Perchè l'intervento di Ratzinger all'apertura dell'anno accademico, suona tanto come la chiesa che mette un piede dentro l'università e dice "ricerca e scienza si, ma come piace a noi".
Ciò detto, e non nascondendo l'antipatia che provo per Ratzinger, ritengo fondamentale difendere il diritto di tutti (anche di un ignorante come me) di dire la propria idea.
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