RITORNI SENZA ANDATE

Oltre il Confine


Mi guardo indietro. Ho superato un check point, una linea di confine. Sono in un altro Stato.Vitale.In tanti mi hanno accompagnato alla frontiera, dicendomi: andrà tutto bene! Non preoccuparti!E io a dire loro, prima di salutarli: andrà tutto bene! Non preoccupatevi!Pareva che tutti conoscessimo la fine della storia, senza averla letta prima.E io l'ho fatto. Pagina per pagina. parola per parola. Ed è finita come tutti ci aspettavamo.Non tutti coloro che leggono questo Blog mi conoscono, e non tutti quelli che mi conoscono sanno ciò che mi è successo.Voglio raccontarlo non per eccesso di protagonismo, ma per condividere un'esperienza che sarà una delle spinte motrici principali del mio pensare.Un pensare che da anni condivido on line. Un paio di occhiali indispensabili per leggere anche tra le mie righe, se mai ci saranno.Mi hanno estratto un male dal cervello. Un corpo estraneo.Era una sorta di ossimoro: era un mostro gentile, un male benigno.Una realtà ormai irreale che, nel suo e nel mio piccolo, ha fatto sì che sia esistita una vita vissuta prima che io sapessi di lei, e che ci sia una vita ancora da vivere, dopo il suo forzato addio.Alla frontiera non mi hanno sequestrato niente: riparto con tutto ciò che avevo portato nella mia borsa di pelle e d'ossa, sfregiata dalle guardie.E ne userò il contenuto ancora, dopo.Come prima.Mi guardo indietro.Sono felice.Per il confine attraversato e per non aver sprecato una vita.  Prima.