Biciclo vizioso

LA GARA 2


Quando il giudice dà il via si alzano urla, incitamenti che si uniscono all'aumento forsennato dei tuoi battiti...I più bravi, dopo poco, sono già scomparsi all'orrizzonte e senti solo le grida della gente, le tue ruote mordere il terreno e comincia la nuova avventura... Tanti sono i modi di affrontarla a seconda della parte della stagione in cui sei. Nelle prime gare a febbraio ti senti un leone, anche sei coperto come un orso polare, dopo che hai fratto la preparazione invernale e tutte le tue enrgie le puoi trasmettere sulle pedivelle. Poi c'è la sana competizione... conosci i tuoi avversari, quelli che puoi battere oppure gli "irraggiungibili" (io in questa categoria ne ho molti... anzi troppi!!!) e così dopo aver scherzato con loro alla partenza (prima di tutto sono amici di bici...) durante la gara una sottile soddisfazione ti pervade quando riesci a tenerli dietro e capisci che quel giorni l'avrai vinta tu....Non ho mai visto fare scorrettezze gravi nel nostro ambiente, possono capitare incidenti dovuti alla troppa foga o alla troppa fiducia nei propri mezzi, ma mai neinte di intenzionale... C'è molto rispetto. Non ho mai visto sputare ad un collega in gara o dopo gara ma solo il sano sfottò di chi quel giorno è riuscito a prevalere ma senza cattiveria con la consapevolezza che è un divertimento e che la domenica dopo potresti essere tu l'oggetto della benevola presa in giro.. La gara si snoda in mezzo ai boschi e spesso ti ritrovi da solo ad ascoltare  i rumori della natura, il tuo battito del cuore che va all'impazzata, la catena che scorre con un fremito leggero e lo scatto del cambio che passa ad un rapporto più leggero per dare sollievo alle tue gambe in salita.....Continuate a leggermi il resto nei prossimi giorni.