Biciclo vizioso

PEDALANDO DI QUA' E DI LA'... (riflessioni serie)


Oggi voglio parlarvi ancora di cose lontane dal mio consueto argomentare.Leggendo le vostre stupende risposte mi è apparso un quadro di una fanciullezza allegra, spensierata, felice… Poi per posta, come contraltare, mi è arrivato da ACT!ONAID (a cui sono collegato per una adozione a distanza) un reportage sui bambini in Afghanistan e il contrasto è stato piuttosto stridente. Oltretutto per rendere più immediata la crudezza della situazione, nella lettera inviatami, hanno trasformato il tutto in una sorta di tragico Risiko, gioco che notoriamente allieta le feste natalizie, con lo slogan “RisKioBimbi!- Per i bimbi dell’Afghanistan la guerra non è un gioco”. La nostra fortuna di essere nati in un paese libero e privo di conflitti civili, un paese dove la democrazia (quella vera, non importata) ci ha garantito di vivere sereni, mentre il dramma di quei bambini forse non riusciremo mai a comprenderlo sino in fondo. (Se già non conoscete questa organizzazione andate a fare una visita sul sito www.actionaidinternational.it.)L’altra è una riflessione di casa nostra.. Leggevo sul Corriere della Sera di venerdì scorso del nuovo caso di stupro a Lanciano (sono allegro oggi…) e sono rimasto sconcertato dalle dichiarazioni delle compagne della ragazza violentata. “Se vai da lui e gli dici : te la do, non ci pensa due volte, come un vero maschio deve fare” (il “maschio” ha 15 anni). “Faremo una manifestazione per farli scarcerare. Lei è stata al gioco, se l’è meritato ciò che è successo. Non avevano bisogno di violentare. Le ragazze più belle facevano a gara per stare con loro”. Il commento di un giornalista mi sembra il più eloquente: “Parlavano di sesso come un gioco, senza pudore e senza sentimento.” Non volevo rattristarvi ma condividere con voi, amici del blog, ciò che mi è capitato di leggere in questi giorni.Attendo le vostre considerazioni.Un abbraccio a tutti. CIAO!!    Maurizio