Bieler Soul

La specie umana è alla fine dei suoi giorni?


Alcuni giorni addietro è apparso questo articolo nel quale il professor Lucio Moderato, direttore dei servizi innovativi per l’autismo della Fondazione Sacra Famiglia, spiega come “… a metà degli anni Settanta l’incidenza dell’autismo era uno a 70 mila, oggi il rapporto ha tre zeri di meno: una persona ogni 70 è autistica, …” (e questo è un dato italiano). E le previsioni per il 2050 sono alquanto preoccupanti: secondo il professor Luc Montagnier al pari del virologo Giulio Tarro, tra trent’anni un bambino su due sarà autistico.Ora, se in quarant’anni l’autismo è aumentato di 1.000 volte, o, se preferite, del 100.000% e se nei prossimi trenta aumenterà sino a colpire un infante su due, è facile prevedere che entro il 2075-2080 tale disturbo colpirà praticamente la totalità dei nascituri. Quindi è facile ipotizzare che entro cinquant’anni dopo, ovvero tra il 2125 ed il 2130, la specie umana potrà considerarsi estinta.Da cosa nasce questa crescita incredibile? Si possono fare due sole ipotesi: - la causa sono i vaccini e/o gli omogeneizzati industriali; - il DNA umano si sta deteriorando.Il primo caso, ci è stato spiegato da tutti gli esperti (Roberto Burioni, Paolo Attivissimo, Butac, etc.), è solo una fantasia da complottisti. Dato che credo di essere una persona intelligente, mi conformo immediatamente al loro pensiero, pardon, verità assoluta, cancellando ogni dubbio dalla mia mente.Rimane quindi solo la seconda ipotesi: il deterioramento del DNA umano e tra circa cento anni la specie umana sarà cancellata da questo pianeta. Come mai questo? Beh, potremmo vedere l’umanità come un prodotto con data di scadenza o potremmo vedere il “fenomeno autismo” come una punizione di qualche sorta di divinità o semplicemente come la conseguenza dell’autodifesa della natura nei confronti della nostra specie a causa dei danni che stiamo arrecando.Certamente a questo punto sarebbe da chiedersi come mai continuino a fare ricerche per migliorare i vaccini contro il morbillo, la rosolia, la varicella ed altre malattie infantili, quando l’autismo pare essere un problema molto più grave. Qualche ricercatore sta studiando questo fatto o no? Perché non esiste un allarme autismo come avviene invece per i casi di morbillo? Ma forse qualcuno ha deciso che a noi queste cose non devono interessare.Comunque sia, se è vero che l’autismo non ha nulla a che vedere con vaccini e/o alimenti per i neonati, possiamo solo metterci il cuore in pace ed attendere, tra circa cent’anni, la morte dell’ultimo uomo.Cordialmente.ßß034rl