Big City Life

Post N° 143


Mi sento esattamente come Step, quando torna a casa e il padre gli trova il lavoro.Lui è ancora disorientato, non sa cosa vuole fare nella vita, non sa cosa vuole fare della sua vita, e c’è già qualcuno che ha deciso per lui.Stessa cosa sta facendo mia mamma.Sta spargendo la voce che torno a casa e che ho imparato l’inglese.Non so se il mio inglese è cosi buono, so che riesco a tradurre dall’italiano all’inglese e viceversa.O meglio, mi faccio capire. So che parlo senza pensare.So che scrivo senza pensare.Ma non so se è ancora così buono.Io penso che sia un upper-intermediate.La mia manager inglese dice che è un advanced.Ma lei è troppo buona.Non conta.Ho sempre voluto essere una di quelle ragazze speciali, una di quelle che tutte vorrebbero essere.Non perché sono particolarmente belle, ma perché sono speciali.Perché hanno carattere, perché sono intelligenti, perché sono solari, perché sono sveglie, perché sono carine ma non troppo da tirarsela.Vorrei essere il tipo di ragazza  che piace a tutti.Quella che sa essere elegante ma anche sportiva, educata eppure sgarbata.Quelle ragazze che si leggono nei libri, che si vedono nei film.La protagonista eccezionale.E a volte mi sento così.Altre volte invece, ho paura di montarmi la testa, di pensare di essere chissà chi, e invece nella realtà  essere una nessuno come molti…