Bijou

Problema Tibet.


 
Il Tibet non è praticamente mai stato una nazione "indipendente",se si escludono gli albori della sua storia. Nel 1230 arrivarono i mongoli e quattro secoli più tardi i cinesi, peraltro chiamati dagli stessi tibetani perchè li proteggessero dall'invasione mongola.Nel 1912 il 13° Dalai Lama dichiarò la separazione del Tibet dalla Cina, che lo rioccupò nel 1950, all'indomani della rivoluzione. Dopo nove anni di rivolte il Dalai Lama prese la via dell'esilio. Quindi perchè tanto scalpore e astio contro i cinesi, che in Tibet governano da tre secoli?A un tibetano interessa assai poco di chi lo governa, anche se serve un governo per gestire un paese grande quanto un continente, popolato da qualche milione di pastori nomadi e contadini, tecnologicamente fermo al medioevo e teneramente buddista? A niente.Infatti un vero governo il Tibet non l'ha mai avuto.Fino all'arrivo dei cinesi della repubblica popolare, hanno cominciato a trattareli come fanno con la Cina: un'immensa tabula rasa da poter costruire la città futura socialista. I cinesi non hanno sottratto al Tibet soltanto un governo e un sovrano ma la cultura, l'identità, la storia, l'appartenenza, i ricordi, le tradizioni ...cioè la vita. Per questo non possono essere in nessun modo giustificati. L'autonomia che chiede il Dalai Lama non c'entra niente con i confini, gli eserciti e i burocrati che li manovrano: è la richiesta di vivere come hanno sempre vissuto. Al governo di Pechino non si chiede altro che il rispetto della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.Oltre 7 mila arresti, almeno 1200 scomparse nel nulla e 220 morti accertati (stime ufficiali free tibet), oggi Lhasa è isolata.