Bijou

Il "super Io".


Il termine si definisce da se: ciò che è al di sopra dell' io bruto. Ma per Freud dal punto di vista morale, non è superiore all'io. Non è difficile capirne il perchè: il super-io si è formato per mezzo di una trasformazione sociale e morale imposta dagli altri, un Io inibito dall'educazione, che è stato "istruito". Non ha più niente della spontaneità iniziale, ma così gli è possibile vivere in comune con gli altri. Infatti, il super-Io è sempre il risultato della pressione sociale che obbliga l'io a conformarsi alle convenienze, ogni parte del super-io diventa una parte dell'io lavorato dagli educatori (che hanno ordinato all'Io: "puoi fare questo; non puoi fare quest'altro; questo è bene; questo è morale...ecc). Nel lavorare qualsiasi parte dell'Io l'educazione vi ha inserito alcuni permessi ma più volte delle interdizioni, quindi dal momento in cui il super-io agisce egli mette in moto automaticamente tutte le proibizioni che si porta addosso. Cosa significa? L'Io e l'Id (sub cosciente) sono stati censurati dall'educazione ma anche il super-Io ha la sua censura...come un dolce che ha chicchi d'uva messi dal pasticcere. Quindi se il super-Io si gonfia anche i chicchi (censura) si muovono contemporaneamente. Il super-Io diventa la dogana, il posto di blocco autonomo e incoscente dell'individuo, questo può trovarsi in opposizione estrema con le pulsioni. Alla base di numerose nevrosi troviamo proprio questo meccanismo.Se l'opera degli educatori raggiungesse il suo scopo, il super-Io diventerebbe un filtro capace di depurare e non una lastra d'acciaio che soffoca tutto. Tutti conosciamo persone delle quali si dice "sono dei repressi", sono persone che hanno una lastra d'acciaio tra le loro pulsioni e la coscienza, tutto viene bloccato. Questi individui sono psicologicamente compressi coiè senza alcuna spontaneità . A loro volta imporranno le loro rimozioni ai figli e involontariamente vi immetteranno le loro rimozioni. Nell'individuo psicologicamente quilibrato qualsiasi impulso potrà passare senza alcun danno, ne prenderà coscienza e lo accetterà. E' il famoso "conosci te stesso". La coscienza di quest'uomo/donna è armonica, aperta, equilibrata accetta il bene e il male,senza alcuna angoscia. E' l'essere del giusto mezzo consapevole che tutto ha un senso, capace di osservare con distacco, senza mai subirne la pressione, pur conoscendone la potenza. Questa purezza si riallaccia a tutto il pensiero filosofico.