Franny's World

Chiedi alla pinguina!


In attesa che i nuovi post sul mio viaggio con il pinguino nel Kerry prendano forma, devo pur scrivere qualche cosa in questo povero blog abbandonato alla rabbia e al risentimento. Non ho ucciso nessuno studente, e se Dio vuole, le vacanze studio degli sfaticati sono quasi finite, per cui non vi preoccupate, mi sono salvata anche questa volta!!!
Piuttosto mi sono trovata a riflettere su una cosa che mi ha lasciata quantomeno allibita e terrorizzata: non ho nulla da dire! Mi spiego: se faccio un viaggio, lo descrivo, metto foto e va bene. Se al lavoro capita qualcosa di strano o divertente, lo immortalo in un fotogramma o in un post. Se ho polemiche da sfogare, le condivido con voi. E quando non ho nulla da dire vi annoio con informazioni o storielle sui pirati….Ma detto questo? Nulla.. devo viaggiare di più?Magari…. Devo lavorare di più?.. No meglio di no…
Quello che mi chiedo è: Non ho proprio nulla da dire? Questa cosa mi spaventa! Mi analizzo: non so fare bene recensioni, quindi non mi azzardo a compilarne nessuna, né riguardo libri né riguardo film. Anche se, onestamente , almeno potrei provare! Mi sono fatta pure la tessera al cinema: un tot al mese e vedi tutti i film che vuoi, wow!Non sono capace a criticare o descrivere in modo ironico le situazioni, piuttosto sono polemica e le mie “invettive” alla fine potrebbero essere considerate solo lagnanze!Non mi va di incollare venticinque mila immagini glitterate sul mio blog, non riuscirei neanche a riempirlo di aforismi o citazioni.Detto questo non so se definirmi stupida, incapace o semplicemente priva di idee. In realtà il mio blog sta venendo su un po’ a caso, tendenzialmente potrei definirlo un diario ma non ne sono sicura.
Bhe non devo essere scarsissima neanche nel parlare a vanvera, ché lamentandomi e ciarlando ho scritto un post, breve e inutile, ma pur sempre un post!A questo punto vi propongo una cosa: avete domande in particolare da farmi, di cui sareste curiosi di conoscere la risposta? Mandatemele anche in messaggio privato quando il post sarà sostituito da uno migliore. Sempre che siano nel limite della decenza e della normalità, vi risponderò nella rubrica: chiedi alla pinguina!Ora per concludere in bellezza e non smentirmi: Canción del pirata di Josè de Espronceda  Con diez cañones por banda,viento en popa, a toda vela,no corta el mar, sino vuela,un velero bergantín.Bajel pirata que llaman,por su bravura, El Temido,en todo mar conocido,del uno al otro confín.La luna en el mar riela,en la lona gime el viento,y alza en blando movimientoolas de plata y azul;y va el capitán pirata,cantando alegre en la popa,Asia a un lado, al otro Europa,y allá a su frente Estambul:«Navega, velero mío,sin temor,que ni enemigo navíoni tormenta, ni bonanzatu rumbo a torcer alcanza,ni a sujetar tu valor.Veinte presashemos hechoa despechodel inglés,y han rendidosus pendonescien nacionesa mis pies.»Que es mi barco mi tesoro,que es mi dios la libertad,mi ley la fuerza y el viento,mi única patria, la mar.«Allá muevan feroz guerra,ciegos reyespor un palmo más de tierra;que yo aquí tengo por míocuanto abarca el mar bravío,a quien nadie impuso leyes.Y no hay playa,sea cualquiera,ni banderade esplendor,que no sientami derechoy dé pechoa mi valor.»Que es mi barco mi tesoro,que es mi dios la libertad,mi ley, la fuerza y el viento,mi única patria, la mar.A la voz de «¡barco viene!»es de vercomo vira y se previene,a todo trapo a escapar;que yo soy el rey del mar,y mi furia es de temer.En las presasyo dividolo cogidopor igual;sólo quieropor riquezala bellezasin rival.Que es mi barco mi tesoro,que es mi dios la libertad,mi ley, la fuerza y el viento,mi única patria, la mar.¡Sentenciado estoy a muerte!Yo me río;no me abandone la suerte,y al mismo que me condena,colgaré de alguna entena,quizá en su propio navío.Y si caigo,¿qué es la vida?Por perdidaya la di,cuando el yugodel esclavo,como un bravo,sacudí.Que es mi barco mi tesoro,que es mi dios la libertad,mi ley, la fuerza y el viento,mi única patria, la mar.Son mi música mejoraquilones,el estrépito y temblorde los cables sacudidos,del negro mar los bramidosy el rugir de mis cañones.Y del truenoal son violento,y del vientoal rebramar,yo me duermososegado,arrulladopor el mar.Que es mi barco mi tesoro,que es mi dios la libertad,mi ley, la fuerza y el viento,mi única patria, la mar.