Bisceglie

Gelato e code


L'altro giorno, complice un ' afa improvvisa ho deciso di mangiare un buon gelato a San Marco. Con un amico raggiungiamo il chiosco, prendiamo il nostro biglietto per rispettare la coda, visto anche la folla che circondava il gelataio, e aspettiamo chiacchierando il nostro turno. Quando arriva il mio numero, mi avvicino mostrando il biglietto, ma, un cliente che era stato scavalcato reclama il suo diritto a essere servito per primo. Il gelatiere mi prega di attendere affinche servisse prima il signore col numero precedente al mio. aspetto paziente che finisse la sua ordinazione, ma, appena termina di pagare il gelatiere si era già dimenticato di me, e inizia a servire il numero successivo al mio. Cerco di farmi vedere, di richiamare la sua attenzione, ma è tutto invano! Il vociare e la calca del popolo mi impediva di reclamare il mio diritto. Rinuncio al gelato.Ieri, decido di provarci nuovamente. Mi reco al Cova, sempre in compagnia di un amico. qui non ci sono numerini da prendere, c'è poca gente, credo sarà una cosa semplice. Cosi non è, però. Dopo aver pagato e preso lo scontrino, aspetto che il cliente che mi aveva preceduto nello scontrino, ordinasse. Prima che finisse la sua ordinazione si avvicina altra gente al bancone. Qualcuno sgomita, altri si infilano come serpenti e prendono la pole position. Speravo si fossero accorti che prima di loro ci fossero due persone, per giunta anche alte e grosse, ma nulla. Anche questa volta sono scavalcato da ben dieci (dico 10) persone che, noncuranti della fila, cercano in tutti i modi di ordinare il gelato come se nel bar ci fossero solo loro. Dopo aver contato le persone che ci hanno preceduto, ordiniamo il gelato. Un gelato può dire molte cose.