Jungle stories

Pallida

Labbra gonfie dischiuse

Goccioline di sudore sulla fronte

Nero di capelli sciolti sulle spalle, in apparente disordine

Un passo dopo l'altro su quest'asfalto bagnato

Dio mio che calda Manhattan di Luglio

si gonfia l'abito bianco

un passo dopo l'altro con i sandali bassi di cuoio alla schiava

legati stretti bel oltre la caviglia

Note risuonano fiacche si prendono il filo dei pensieri

voglia di pesce crudo

e salsa piccante

Ecco Shizue , elegante dalle unghie lunghe laccate di pesca

e la carnagione albicocca

si avvicina increspando le labbra su un lato

sottile l'abitino nero

altissimi i tacchi come filo

'chery, sempre vestita da ancella'

'sono un'ancella, Shizue' ironizzo

'Sushi al Blu Ribbon?'

'ai tuoi desideri chery, son la tua Gheisa' ed è vero

giriamo l'angolo camminando vicine

perfette sfolgoranti nel metallo di paraurti bollenti

'sudi sempre così tanto..'annota

'di solito anche di più'

'mi basterebbe un gesto, chery, e non suderesti più'

'lo so' musica di campanelli 'ma mi piace sudare'

'lo trovi sexy?' arriccia il nasino

'può darsi'

Lei può esaudire ogni mio desiderio

perchè è trasparente

virtuale e bella oggettivamente.

Shizue è il mio genio ologramma

 a quattro dimensioni,

ognuno qua sulla terra ormai se ne  può permettere uno

Certo Shizue è extra lusso

non ho badato a spese ma ne è valsa la pena,

sa realizzare quasi tutti i miei desideri...

ma io sono terrena e se do retta a lei divento interattiva

e mi piace la carne

cruda

il sapore del sudore sulla pelle

di chi dico io

e sulla mia.

tavolino preferito lume di candela

io e lei, pronta

'Makizushi' ordino al cameriere

'california roll' Shizue ama stupirmi

'allora...chery' unghie color pesca battono sul piccolo tavolo lucido e scuro

'che desideri abbiamo oggi?' penso rapida

'un volo in deltaplano come quello di ieri? un tuffo nella piscina di Jack Nicolson ?

una festa sulla spiaggia alle canarie, spagna,una

 giornatina romantica a venezia con un dio del sesso?'

 quando fa così se non la fermo non si ferma più

'perdi colpi Shizue, l'ho desiderato l'altroieri'

'oh' è contrariata 'già chery, ma hai bloccato il desiderio a metà

e nel mio sistema risulta non compiuto.'

'l'ho bloccato perchè mi annoiavo, era un dio del sesso....troppo finto!'

'Voi umani non siete mai contenti'

'hai ragione, per questo vi abbiamo inventato'

il suo sguardo comincia a vagare, quando fa così e contrariata

'allora...?'

'beh..' piatto di Makizushi posato davanti armonico, colorato

profumo di wasabi

'ho voglia ..di cibo e poi..'

prendo le bacchette lei fa altrettanto

in attesa

intingo un pò di sushi-meshi nel wasabi

lo porto alle labbra

che si tingono di scuro

socchiudo gli occhi

 l'aria condizionata sa di menta

'vorrei...vedere com era questo posto...prima della conquista degli olandesi'

Shizue spalanca gli occhi allungati

il boccone di california roll si ferma al''interno della sua bocca virtuale

lei mangia per golosità

non per necessità

'sei..sei impazzita?'

'può darsi'

ingoia a fatica e chiude le palpebre strette

'variazione temporale. conosci i rischi?'

'già'

'non hai gli anticorpi adatti a uno sbalzo temporale, non te li posso fornire'

'non m'importa, dammi quelli adatti....che so,all'africa'

'malaria, febbre, dissenteria?non ti serviranno'

'obbedisci al mio desiderio, chery, non puoi fermarmi'

'ti fermerai da sola' sospira ' stavo bene con te'

'tornerò' ma non ne sono sicura

e neppure lei lo è