Diario paranoico

The Love Song (T.S.Eliot)


Lasciamoci andare, tu ed io,quando il crepuscolo è spalancato contro il cielocome un paziente anestetizzato su un tavolo;lasciamoci andare, attraverso quelle strade solitarie,i rifugi mormorantidi notti insonni nei motele ristoranti impolverati con conchiglie di ostriche:le strade che seguono come un tedioso argomentodi insidioso intento,per portarti a un'irrisolta domanda...oh, non chiedere qual è:lasciamoci andare e facciamo la nostra visita.Nelle stanze le donne vengono e vannoparlando di Michelangelo.La nebbia gialla che strofina la sua schiena contro i vetri,il fumo giallo che strofina la sua bocca contro i vetri,ha leccato gli angoli della sera,galleggiando sulle pozzanghere stagnanti di fuligine,lasciando cadere sulla sua schiena la cenere che cade dai camini,sfiorando il terrazzo, balzando improvvisamente,e vedendo una soffice notte di ottobre,circondando la casa e cadendo assopita.E ci sarà poi un tempo,per la gialla foschia che scivola lungo la stradasfregando la sua schiena contro i vetri;ci sarà un tempo, ci sarà un tempo,per preparare un viso a incontrare i visi che tu incontri;ci sarà un tempo, per uccidere e creare,e tempo per tutti i lavori e i giorni delle mani,che sollevano e poggiano una domanda sul tuo piatto;tempo per te e tempo per me,e tempo tuttavia per centinaia di indecisioni,e per centinaia di visioni e revisioni,prima di un toast e del tè.Nella stanza le donne vengono e vannoparlando di Michelangelo.(tradotta da mè. e beh, una punta di orgoglio personale ci vuole :P anche se tradurre Eliot in italiano non è mai facile...)