Diario paranoico

La suggestione del silenzio


la vena poetica sembra essersi definitivamente persa in questi 4 giorni di silenzio... la mia Musa ama fare queste sporadiche apparizioni per poi svanire nuovamente nell'oblio, ormai la conosco bene... sarà che gli esami di ingegneria mi stanno privando di ogni linfa sentimentale...non c'è davvero modo di uccidere la noia in questa gelida grigia pioggia dicembrina...proverò almeno ad anestetizzarla, prima che ricominci a mordere le flebili corde di questa mente bacata, con un pugno di versi non di mia mano. E' tanto che non posto qualcosa di uno dei miei poeti preferiti...~~Stephane Mallarmè~~ ~~Brezza Marina~~Come è triste la carne...E ho letto tutti i libri!Fuggire! laggiù fuggire! Ho udito il canto di uccelliEbbri tra l'ignota schiuma e i cieli. Nulla,Neppure gli antichi giardini riflessi negli occhi,Potrà trattenere il mio cuore che s'immerge nel mare. O notti! Neppure il deserto chiarore della mia lampada Sul foglio ancora intatto, difeso dal suo candore E neppure la giovane donna che nutre il suo bambino. Partirò! Nave che culli le tue veleLeva l'ancora verso un'esotica natura! Una noia, crede ancora, desolata da speranze crudeli,Ai fazzoletti agitati nell'ultimo addio. E forseGli alberi che attirano la tempesta Il vento farà inclinare sui naufragiPerduti, senz'alberi, lontani da fertili isole...Ma ascolta, il mio cuore, il canto dei marinai!non posso che inchinarmi dinnanzi alla maestria di Mallarmè... un vero Poeta degno di questo nome...