Black Angel

Post N° 356


Complessi di noiaRealtà offuscata dalla nebbia dell’anima;non ho ancora preso il ritmo,ora vedo, osservo, analizzo, capisco, comprendonon mi soffermo sul tuo sguardoma cerco qualcosa di più,qualcosa di più intensoed ora sento il calore della tua manoche sta per sfiorare il mio viso,ma no è solo un’evanescente speranzaed eccomi di nuovo solaniente nessunose non il vento che soffia,il freddo sul corpo,una goccia di ricordi che muore velocemente,un cuore irragionevoleed una paura al culmine dell’odio.(fonte WEB)
Continuo a domandarmi quanto sia difficile per molti di noi ascoltare il silenzio e non averne paura,  riuscire a stare bene con se stessi senza essere sempre in compagnia di qualcuno, che ci faccia sentire al sicuro.Al sicuro non lo saremo mai, non da noi stessi se non siamo in grado di affrontarci, di capirci, di guardarci allo specchio senza ipocrisie, senza maschere da mostrare agli altri, senza scudi e senza corazze.Ho visto troppe volte persone affannarsi alla ricerca di compagnia per la paura di rimanere sole.Soli.Cosa fa più paura?E' il fragore dei propri pensieri, il moto perpetuo della propria coscienza, il fardello dei propri fantasmi...cos'è che spaventa?Ma essere anche in mezzo ad una folla non risolverà mai le cose.Adeguarsi al resto del mondo pur non condividendo la rotta non ti farà sentire parte di quel mondo.Celarsi dietro costumi e parvenze di massa non ti renderà migliore di ciò che sei.La strada la trovi dentro di te.Nel silenzio dei tuoi pensieri, ascoltandoti, guardandoti, amandoti per come sei.Ascoltare poi.... quanto spesso mi accorgo di parlare e di sembrare aliena, come risvegliarsi da un torpore e rendersi conto di aver dormito per troppo tempo e in un luogo sbagliato.Ascoltare il silenzio e raccontarlo al vento... e non aver paura.La consapevolezza di sè stessi è la forza per affrontare i propri fantasmi.C'è fra voi chi cerca la compagnia delle persone loquaci per timore della solitudine. Il silenzio della solitudine svela infatti ai loro occhi la loro nuda essenza, cosa dalla quale rifuggono. E vi sono quelli che parlano, e senza consapevolezza né preveggenza rivelano una verità che sono i primi a non capire. E vi sono coloro che hanno la verità dentro di sé, ma non la esprimono a parole. (Kahlil Gibran)