Hic et nunc

Tutti al Brico! (o almeno chi vuole...)


Come mi ero in qualche modo impegnato a fare, riprendo i temi dei due post precedenti, che cosa significhi capire e cosa significhi essere qualcun altro.Insomma, giusto per stare in tema, parleremo dell'orgasmo.Pensiamo all'orgasmo femminile.Argomento delicato...anzi, delicatissimo. Proprio così. Ma mi addentrerò lo stesso per un po' nel merito di questo argomento perché tante volte a chiunque di noi è capitato di vivere situazioni frustranti e mortificanti sotto le lenzuola. Il sesso è un’esperienza che ci vede particolarmente vulnerabili, anche se a qualcuno e qualcuna magari piace pensare che tutto si basi su rapporti e volontà di potenza. Molto semplicemente non è così.Desidero parlare delle donne non per galanteria, ma perchè io sono un uomo, e quindi il fattore comprensione diviene incredibilmente evidente e cruciale.Se io osservassi il corpo di una donna a partire dal primo momento dell’eccitazione sessuale e continuassi a osservarlo durante tutto il percorso che segue quel primo momento fino al raggiungimento del piacere, noterei sicuramente alcuni cambiamenti sia fisici, sia emotivi.Sì, lo so, faccio tanti giri di parole, ma sto banalmente parlando della risposta sessuale femminile, che ha un fondamento biologico – ovvero è legata a ciò che accade al vostro corpo – ma che di solito è vissuta in un contesto personale, relazionale e culturale che può fare la differenza, in positivo o negativo.Il che significa che anche se il tuo organismo funziona perfettamente, e anche se “tecnicamente” è in grado di eccitarsi e godere di tutte le sensazioni sessuali a tua disposizione, se è inserito in una relazione malsana o insoddisfacente, in un contesto poco eccitante, non potrà esprimere tutte le sue potenzialità.Prima ho scritto "Se io osservassi il corpo di una donna a partire dal primo momento"...beh, volendo proprio partire dal primo istante sono consapevole che il desiderio sessuale, cioè la voglia di impegnarsi in un’attività sessuale, è l’aspetto più misterioso e il più difficile da descrivere in modo oggettivo. Quindi, se vi sta bene, abbiate pietà di me e diciamo che tutti capiamo di cosa stiamo parlando.Così possiamo passare all'eccitazione, dove la respirazione accelera, si fa più intensa, il cuore comincia a battere più rapidamente e alcune parti del corpo entrano in tensione, altre si scaldano e cambiano colore come risultato del maggiore afflusso di sangue in quella zona. Altre cose accadono in questa fase nell'anatomia femminile, ma credo che ci siamo intesi su quale sia questa fase.E visto che ci siamo intesi, ci intendiamo anche sul graduale aumento delle sensazioni piacevoli, che dipendono anche dalle trasformazioni fisiche di cui abbiamo parlato.  Aumento che culmina nell'orgasmo, il punto più alto dell’eccitazione sessuale. È una sensazione di benessere esplosiva e passeggera che coinvolge tutto il corpo per alcuni secondi. Insomma, è quando il cuore ci batte ancora più forte, avete presente?Sono andato bene fino a qui? Non lo so, non importa, perché ecco il vero tema...quello che ho scritto sopra è la teoria, l'anatomia,e possiamo darla per scontata immagino, qualunque adulto dovrebbe sapere almeno cosa accade al corpo del partner quando si è così vicini, anche se i discorsi da spogliatoio maschile sono un po' scoraggianti in questo senso, e non conosco i discorsi da spogliatoio femminile. Ma cosa capisco veramente io, del corpo e del piacere di una donna? O meglio ancora, cosa è possibile realmente capire?Posso immaginare di capire il piacere, per analogia con la mia esperienza di esso,ma posso capire come sia il piacere non solo attraverso un'altra psicologia, un'altro vissuto, ma addirittura attraverso un'altra biologia?Posso essere te?Non lo so, ma ho un'idea degli attrezzi che ci servono se vogliamo almeno provarci, almeno in quegli istanti in cui siamo così intimi, ad essere un tutt'uno, a capire, a comprendere. Attrezzi unisex.Tutti al brico allora, ecco una prima lista di ciò che ci serve, a mio parere:Serve gentilezza,serve attenzione, serve cura, serve pazienza,serve un tipo di pensiero lento,che si dilati fino a racchiudere ogni istante e a scorporarlo dal flusso temporale,dalla sequenza meccanica degli eventi. Serve presenza. Serve ascolto. Serve parlarsi, chiedersi, confidarsi ciò che più piace, indagare e indagarsi con i gesti e con le parole.Più tantissimo altro. Tutte cose che servono anche al di fuori del sesso, tra l’altro.Diverrà comprensione tutto ciò? Potremmo dire di capire ciò che prova la persona con la quale siamo e ci stiamo fondendo, o con la quale stiamo anche solo parlando?Potrò essere te? Potrai essere me?Non vi posso rispondere, per ora. Sono al brico.Ma mentre aspetto che sia il mio turno in cassa, questa cosa ve la voglio sussurrare all'orecchio..Io vedo un’umanità pesta, abbruttita, imbarbarita,stanca, esausta, incattivita, spaventata...eppure nei secoli,nei millenni,le persone si sono sfiorate,si sono toccate,si sono amate,e qualcosa passa, qualcosa è passato.Moriamo, soffriamo,moriamo a milioni,a miliardi,ma qualcosa è passato,e i balzi di questo qualcosa sono quasi invisibili ma sempre più audaci.Amiamo qualcuno che è molto lontano,amiamo qualcuno che è morto molto tempo fa.Ci emozioniamo per arte creata da persone vissute secoli fa, non c'è più nemmeno la loro polvere, e loro sono comunque qui, in qualche modo.Qualcosa è passato, tra di noi.È lieve pensare che continueremo a passare questo testimone non visto, magari nemmeno capito, eppure evidente.Come un' onda placida e gentile.Come amarsi.Mi piacerebbe foste qui con me.Mi piacerebbe essere lì con voi.