Hic et nunc

Post N° 98


MINUETTO VI NIGHTMARES AND DREAMSCAPES, I GOT ILL… Vivo in una casa sull’abisso. Squassato dalla tosse, vi scrivo, ascolto la ballata degli impiccati. Dolce e subliminale. Sono un sopravvissuto. Passano gli anni, i giorni, i minuti, i secoli, e quanta morte, quante persone vedo scomparire. E mi accorgo che sopravvivo. Per le cose che ho fatto, è davvero strano io sia ancora vivo. Un diavolo. O un angelo. Siedo in penombra. E quante lacrime vorrei poter ancora versare. Qualcuna, mi rendo conto ora, forse anche per me. Siedo in penombra. Osservo l’arcata del cielo. Vedo il sole sorgere, splendere, tramontare. Sempre più veloce, vedo il pallore lunare scivolare attraverso la notte. E ancora il sole, sempre più veloce, che attraversa il cielo, sorge, tramonta, ed è notte, ricami di stelle sulla buia trapunta dell’universo, nel freddo, ed ancora il sole che sorge, rincorre la notte che lo rincorre, un cosmico uroboro, sempre più veloce, intere settimane passano in minuscoli istanti davanti al mio sguardo immobile, sempre più veloce la corsa degli astri, anni scorrono tra le mie dita, oramai percepisco solo la scia del sole, è troppo veloce, il lampo nero della notte…le cose intorno a me cominciano a disfarsi, a cadere in polvere, gli anni seguono gli anni, tutto muore, decade, piccole lacrime gonfie scendono lungo il mio viso, saranno polvere prima che possano staccarsi dal mento e cadere a terra. Il passaggio è pieno di angoscia, mi sento perso, tra i globi dei pensieri degli esseri umani. Vedo la trasparenza delle forme dei pensieri, la loro duttilità, e la luminosa sottile sostanza dei pensieri stessi. Eoni sono passati. Oramai il concetto stesso di morte si è perso, sbriciolato in malinconico dolceamaro pulviscolo di ricordi sospesi nel vento dell’immanenza. Mi accorgo che il tempo non scorre affatto nella processione lineare che siamo abituati a percepire. Ho la febbre, da un paio di giorni. Ne avrei di cose da raccontarti. Ogni cosa… Ho ali grandi e nere. Mi piacerebbe stare ancora un po’ con te… Davvero davvero... A presto, magari…