Blacknights

LA MARCIA DEI VALORI


Questo commento può essere facilmente titolato anche “la marcia dei normali”.Sì, perché la manifestazione programmata per oggi in Spagna è, per quella gloriosa nazione, con un grande passato ed un presente piccolo, piccolo, la prima reazione delle persone normali, tranquille, contro la perversione legislativa di Zapatero, premier per caso (e si vede !).E’ una manifestazione che possiamo paragonare alla famosa “marcia dei quarantamila” della Fiat negli anni ottanta e che segnarono la riscossa di chi voleva lavorare e produrre contro un malinteso sindacalismo dei diritti senza doveri.E la possiamo paragonare anche allo “sciopero” degli utenti francesi del 2003, contro gli scioperi selvaggi nei pubblici servizi, che segnò la riscossa dei moderati di Francia contro, anche lì, il massimalismo sindacale.E come non paragonarla allo “sciopero del voto” che il 12 e 13 giugno scorso ha evidenziato quanto gli Italiani rifuggano dal talebanismo e dal massimalismo ? Ma, soprattutto, segna il risveglio della Chiesa Cattolica spagnola dopo la follia e l’ubriacatura antiamericana che la fece improvvidamente agire di concerto con le frange estreme di sinistra, supportando l’opposizione alla liberazione dell’Iraq da parte delle Forze della Coalizione guidate dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna, con il Governo Spagnolo di Aznar coraggiosamente schierato con la Libertà e l’Occidente e vergognosamente lasciato solo dalla Chiesa.E quella scelta fu esiziale per la democrazia spagnola, perché al Centro Destra spagnolo, dopo gli attentati di Madrid, mancarono pochi voti per riconfermarsi al Governo.Da un certo punto di vista la Chiesa spagnola ha avuto quel che si meritava: Zapatero.In un’ottica più generale, l’elezione di Zapatero e le perversioni legislative del suo governo sono stati strumento di un effetto catartico sulla Chiesa spagnola che ora ha, con vigore, ripreso la testa per l’affermazione dei Valori sul nichilismo relativista.La manifestazione odierna può essere un ulteriore segnale, dopo quello, eclatante, delle elezioni Americane vinte da Bush sui Valori, di una profonda trasformazione nel sentimento popolare dell’Occidente.Una trasformazione che, se confermata, non può che indurci ad un sereno e tranquillo ottimismo sul futuro della Civiltà.